Renzi, ‘il filo-leghista’, lancia ‘Controcorrente’, suo nuovo libro

‘Sei uguale a Salvini’ può dirlo solo chi vive di slogan e non approfondisce”’,  scrive Matteo Renzi su Facebook attaccando  gli ex alleati dem e 5Stelle che lo accusano di essere diventato filo-leghista: “Mi accusano di stare con Salvini ma sono loro a essersi alleati con il leader leghista”.

Lanciando sui social una anticipazione audio del suo nuovo libro “Controcorrente”,  non si fa sfuggire l’occasione di polemizzare con Letta e quel che resta del movimento grillino. “

“Il libro esce martedì 13 – dice nello spost – e racconta perché fare politica significa studiare i dossier, non seguire gli influencer“. Nella storia della sinistra – prosegue il leader di Italia viva – l’unità si costruisce spesso contro qualcuno, non per qualcosa. Quando non sei in grado di confrontarti su contenuti e argomenti, su idee e contributi, sulle opinioni, c’è un modo semplice e semplice per attaccarmi, dirmi che sono uguale a Salvini. Esattamente come quando mi dicevano sei uguale a Berlusconi. È più comodo etichettarti che ascoltarti. Io rivendico profonda alterità rispetto alle idee e alla storia di Salvini ma reclamo per onestà intellettuale il bisogno di dire la verità su chi mi accusa di filo leghismo. Chi sono i due gruppi politici che mi etichettano amico di Salvini? Il gruppo dirigente del M5s, gente che a Salvini ha strizzato l’occhio e ci ha addirittura fatto un governo di coalizione. E il gruppo dirigente del nuovo Pd, i leader del post renzismo. Quelli che si riempiono la bocca di attacchi quotidiani a Salvini, poi messi alla prova mostrano il loro volto”.

 “Non so se il M5s arriverà alle elezioni del 2023. . Vedo che litigano tutti i giorni e che sono divisi. Negli ultimi sei mesi abbiamo visto Conte litigare con Casaleggio e Casaleggio litigare con Beppe Grillo. il M5s è dilaniato e tempo qualche mese diventerà una stella cadente. Ho visto che Enrico Letta si è lamentato perché solo metà squadra si è inginocchiata. Salvini gli ha risposto. Io ho molto rispetto per questa discussione. Ma penso che i calciatori debbano essere lasciati liberi di fare quello che vogliono. E che noi politici invece ci occupassimo dei posti di lavoro. Della ripartenza dell’economia, della gestione della scuola e dell’università. Il dibattito tra Letta e Salvini mi sembra un tentativo per parlare di cose diverse per le quali ci viene pagato lo stipendio. Senza cercare di avere visibilità su cose sportive.

Il leader di Italia Viva va giù pesante anche contro gli sprechi della gestione dell’emergenza covid. Un attacco postumo al governo Conte. Con il quale Renzi ha governato fino alle clamorose dimissioni per azzoppare l’esecutivo e disarcionare l’avvocato del premier. “C’è chi preferisce come veniva gestita l’emergenza in passato, penso ci siano troppe cose poco chiare sul passato”, dice ripetendo le storiche accuse. “Sui banchi a rotelle, sulle mascherine, sui ventilatori cinesi che non funzionavano. Mentre 126.000 italiani che morivano di Covid c’erano centinaia di milioni di euro che venivano intascati in stranissime commissioni. Su questa vicenda – insiste – occorre andare fino in fondo. E io al Senato continuerò a fare la mia battaglia affinché si faccia chiarezza.

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