Renzi e Alfano temono il successo del ‘Family day’

È difficile stabilire sin da ora quante e quali conseguenze avrà l’oceanica adunata del ‘Family day’sullo scenario politico. Quella che riempito il Circo Massimo contro il ddl Cirinnà dà l’idea di una scelta e potrebbe accorgersene  Matteo Renzi sommerso a Roma dalle critiche alle ‘sue’ unioni civili. Avrà comunque senz’altro saputo dello striscione ‘#renziciricorderemo’ che è stato tra i primi ad essere srotolato dai manifestanti del ‘Family day’. Renzi l’ha sempre spuntata, un po’ per la sua abilità manovriera e molto per la mancanza di alternative alla sua leadership, ma i nodi stanno per venire al pettine e il banco di prova più ravvicinato è proprio il ddl Cirinnà. Renzi non ha molto spazio perchè se modifica il testo perde l’appoggio del M5S e quindi la maggioranza al Senato; se non lo fa, si aliena le simpatie di una parte non piccola del mondo cattolico esponendosi alla ritorsione della ancor corposa pattuglia di parlamentari di matrice popolare nel Pd. Il premier potrebbe pagare caro l’aver sottovalutato la reazione della parte profonda del Paese, e non solo dei vescovi, al ddl Cirinnà. Con lui rischia di finire ‘vittima’ del ‘Family day’ anche Angelino Alfano, perché l’incontro al Viminale con Massimo Gandolfini, uno degli artefici della manifestazione contro il ddl Cirinnà, e la presenza di sua moglie al Circo Massimo, è solo l’indizio della consapevolezza del leader del Ncd che il suo funambolismo difficilmente potrà uscire indenne dalla radicalizzazione che fatalmente la piazza imporrà al Parlamento in materia di nozze e adozioni gay. A giudicare dai toni di certi commenti, il Family Day ha provocato un isterico nervosismo nel mondo gay e ne sono prova le dichiarazioni di uno dei più noti portabandiera di quella realtà, l’ex deputato e presidente onorario dell’Arcigay Franco Grillini, che per il popolo del Circo Massimo, e soprattutto per la parte di esso costituita da omosessuali, ha usato paragoni temerari: ‘I gay che hanno sfilato al Family Day sono paragonabili a quegli ebrei che durante il periodo dell’Olocausto si iscrissero al partito nazi-fascista. Il mondo è fatto anche di venduti e di traditori che tradiscono la propria natura’. Grillini ha trovato del tutto coerente con la natura della manifestazione la presenza al corteo di CasaPound, perché, secondo lui, quei due milioni che chiedono di non fare dei bambini un prodotto commerciabile sarebbero tutti espressione di una estrema destra: ‘Mi meraviglio di quei gay che sono stati fianco a fianco dei fascisti di CasaPound’. Grillini si è poi in un calcolo sulla capacità del Circo Massimo, con lo scopo di smascherare quelle che ha definito le bugie del ‘Family Day’ sul numero dei partecipanti, che avrebbero avuto lo scopo di nascondere una manifestazione triste e sottotono. Insomma, Grillini ha generato un transfert col popolo Circo Massimo e proprio gli esponenti del mondo gay si sono dimostrati campioni nel dare numeri a caso sulla partecipazione alle proprie manifestazioni, visto che in occasione della giornata di orgoglio omosex ‘#SvegliaItalia’ hanno spacciato per un milione poche migliaia di persone sparse in giro per 98 piccole piazze italiane.

Cocis

 

 

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