Renzi, deve tornare a fare Renzi

Capire il risultato uscito dalle urne è un imperativo categorico.

Solo così il Premier e segretario del Pd potrà superare, da vincitore, lo scoglio delle prossime politiche, altrimenti,di questo lui ne è ben conscio, la sua carriera politica sarebbe finita. Dunque, capire il risultato uscito dalle urne delle amministrative, equivale a cambiare marcia e tornare ad essere quello di un anno fa, quando con una buona dose di calcolata ed equilibrata spregiudicatezza e senza accettare compromessi, ha conquistato la segreteria del Pd ed il governo del Paese. Il Renzi , inquilino di Palazzo Chigi, ha perso molto dell’ex Sindaco di Firenze, che parlava alla gente comune, che evitava i salotti “buoni”, pieni di insidie e di trappole, che hanno come unico scopo il condizionamento economico e politico del Paese. Un Renzi che usava parlare alla gente senza il filtro di talk show stucchevoli e ridicoli, frequentati sempre dalle stesse facce che cambiano idee a secondo delle circostanze, più o meno a loro convenienti. Il suo cambiamento, forse è dipeso dal fatto che si è circondato di collaboratori poco autorevoli, incapaci di contraddirlo e, quindi, poco sinceri, incapaci di risolvere i problemi, trovare soluzioni adeguate, ad essere protagonisti in uno al Premier, di una forte azione di governo, a creare consenso. Incapaci di tessere quotidianamente rapporti con tutta la società italiana, non solo con l’alta finanza e l’industria, che pur ricoprendo un ruolo fondamentale per la crescita del Paese, non sono gli unici interlocutori. Da Renzi l’opinione pubblica si sarebbe aspettata una novità in termini di contenuti e per spronarlo su questa strada, lo ha premiato alle ultime elezioni europee con un 40% dei consensi; ma il Premier sembra non averlo capito, o quantomeno gli è stato impedito, dal solito tiro alla fune dei suoi partners di governo e dalla vecchia nomenclatura del Pd, che va alla estenuante ricerca di un passato che non potrà più tornare.Il Paese vuol capire dal suo Capo del Governo e direttamente dalla sua voce il perché ci troviamo in una situazione di crisi, da cui sembra lontana la soluzione, in che cosa gli altri hanno sbagliato e, soprattutto ,in che cosa di concreto si possa sperare. Gli Italiani non hanno bisogno di discorsi improntati all’ottimismo fine a se stessi, ma, di discorsi seri, anche drammatici, ma chiari e capaci di indicare la strada giusta per raggiungere la meta. In altri termini l’Italia ha bisogno di una guida e Matteo Renzi ha le carte in regola per poter assumere questo ruolo, ma deve liberarsi di molte scorie, usare più autorevolezza, guardare ad orizzonti più ampi e crederci fino in fondo.

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