Former Italian Prime Minister and founder of Italian party "Italia Viva", Matteo Renzi, attends the event "Leopolda 10" in Florence, Italy, 20 October 2019. "Leopolda" is a former train station, the venue for Matteo Renzi's annual three-day political brainstorming event. ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

Renzi dalla Leopolda apre ai delusi di Forza Italia

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha tenuto il discorso di chiusura della decima edizione della Leopolda e subito ha attaccato Salvini. Goditi il Papeete – ha detto – che a governare pensiamo noi.

Ecco alcuni passaggi del suo discorso:

Di fronte al diktat di Salvini dal Papeete potevamo assecondare il suo disegno perverso per mettere le mani sul Quirinale e accettare qualche spruzzatina di novità da qualcuno su liste elettorali. Ma il Paese sarebbe finito nelle mani dei sovranisti e saremmo usciti dall’euro. L’alternativa a questo era fare politica,mentre loro chiamano coerenza quel che noi chiamiamo masochismo. Sì, ho cambiato idea per salvare l’Italia da Salvini e dal salvinismo e lo rivendico.

A San Giovanni ieri è finito un modello culturale di centrodestra, che io non ho mai votato, e Berlusconi non ha mai votato la fiducia a me, ma ha rappresentato per 25 anni un modello che aveva distorsioni, ma ha cercato di rappresentare l’area liberale del Paese. Ieri Salvini ha preso le redini, capisco il disagio di dirigenti e militanti di Forza Italia. A chi crede che c’è spazio per un’area liberale e democratica dico venga a darci una mano.  Dopo il retroscena del Foglio su Mara Carfagna (La vorrei in una prossima Leopolda e le vorrei dare nel partito un ruolo da assoluta protagonista’, sarebbe il corteggiamento serrato di Renzi), il quotidiano di Marco Travaglio riferisce di ex berlusconiani delusi dall’alleanza con la coppia sovranista Salvini-Meloni che hanno deciso di approfittare della kermesse renziana per entrare in Italia Viva. Addirittura, ci sarebbe la benedizione di Denis Verdini, i cui contatti con lo scissionista Pd durante l’estate sarebbero andati avanti. Verdini alla Leopolda con  un ambasciatore speciale: il figlio maggiore Tommaso che risulta ancora iscritto al Pd (da almeno 5 anni) nonostante sia un renziano della prima ora.

Vogliamo offrire uno spazio a chi non crede nella casa dei sovranisti e non sta in un disegno strutturale di alleanza tra Pd e M5S. Noi non la faremo quella alleanza perché il nostro mondo è diverso, non è casa nostra. Credo che siano Conte e Zingaretti a voler staccare la spina ma chi vuole far finire la legislatura prima di eleggere un presidente pro Europa si assume una grossa responsabilità. Io il mio messaggio l’ho mandato, se Conte vuole essere della partita in questa operazione bene, sennò faremo senza di lui.

Matteo Renzi e il primo obiettivo di Italia Viva: “Arrivare a una doppia cifra” “Vogliamo fare quello che ha fatto Macron, che certo non ha avuto il consenso dei socialisti francesi. Vogliamo assorbire quel consenso e arrivare a una doppia cifra”. Renzi, come detto,  chiama gli scontenti di Forza Italia: ‘Venite a darci una mano. San Giovanni ha segnato la fine di Forza Italia, Salvini ha preso le redini del centrodestra, capisco il disagio dei dirigenti e dei militanti di Fi. A chi crede che ci sia uno spazio per un’area liberale e democratica dico che venga a darci una mano. Iv è aperta’. Mara Carfagna respinge le avances, ma l’ex senatore siciliano di FI Marcello Gualdani passeggia per la sala e rivela: ‘Da noi in Sicilia stanno andando via in tanti’.

‘Il nostro avversario sono i rossogialli, l’obiettivo mio non è levare mezzo punto a Forza Italia o alla Lega’, afferma invece  Giorgia Meloni che,  ospite di Lucia Annunziata a Mezz’ora in più su Rai3 mette in chiaro quanto già affermato in una intervista al Messaggero. Capisco quelli del M5s – ironizza la leader di Fratelli d’Italia -. C’e’ un sacco di voto di destra che sta tornando a casa che ha creduto in loro come forza anti sistema e poi ha capito che invece erano le guardie bianche del sistema. Hai voglia a recuperare consenso prima di togliercelo fra di noi!. Siamo un partito a doppia cifra – spiegava la Meloni al quotidiano romano -, adesso peschiamo nell’elettorato 5 Stelle e in quello della sinistra.

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