Renzi ai partiti: “La Chiesa ha fatto prima”. Colle: “Non stiamo perdendo tempo”

“Decidetevi, sono passati più di 40 giorni dalle elezioni, quando si è votato ancora non c’era la sede vacante in Vaticano, persino la chiesa, che non è un modello di speditezza, è riuscita a organizzarsi velocemente”.
Questo è l’ultimo appello di Matteo Renzi, primo cittadino di Firenze, ai partiti. “Da sindaco io dico fate presto – incalza- le soluzioni tecniche se si vuole si trovano, ma bisogna volerlo e smettere di pensare ai destini dei leader politici e pensare ai problemi del Paese”. “Dare la colpa della situazione di difficoltà al Presidente della Repubblica è una barzelletta – aggiunge – ricorda quelli che quando vedono il traffico per la strada, danno la colpa ai vigili. Giorgio Napolitano è stato in questi anni un’assoluta certezza per il Paese, meno male che vi è stato Napolitano”.

Un duro attacco quello di Renzi che ha continuato l’affondo: “Anziché vivacchiare, rendiamo utile questo tempo. Bersani riunisca fin dalla prossima settimana i gruppi parlamentari. Non l’ennesima direzione che diventa una seduta di autocoscienza; i gruppi parlamentari, che tra l’altro sono quasi tutti bersaniani. Giovani in gamba, persone di valore, che però si sono riuniti finora, credo, solo tre volte”.  Questa è la proposta del primo cittadino ‘toscano’, rilasciata al Corriere della Sera. E come tutti gli elettori anche Renzi propone di cambiare la legge elettorale. Renzi continua con le sue mozioni sostenendo: “Abolizione del Senato, che diventa la Camera delle autonomie, con i rappresentanti delle Regioni e i sindaci delle grandi città che vanno a Roma una volta al mese e lavorano senza ulteriori indennità; così il Parlamento è più efficiente e costa la metà. Se invece riteniamo che lo spazio per parlare con il centrodestra non ci sia, allora andiamo a votare. Ma in fretta”. Renzi

 Berlusconi il capo degli impresentabili o interlocutore?. “Il Pd deve decidere: o Berlusconi è il capo degli impresentabili e allora chiediamo di andare a votare subito; oppure Berlusconi è un interlocutore perché ha preso dieci milioni di voti. Non è possibile che il noto giurista Migliavacca un giorno proponga ai grillini di votare insieme la richiesta di arresto per Berlusconi, che tra l’altro non è neanche arrivata e il giorno dopo offra al Pdl la presidenza della convenzione per riscrivere la Carta costituzionale”.  Il Primo cittadino continua: “In un momento si vagheggia Berlusconi in manette, in un altro ci si incontra di nascosto con Verdini. Non si può stare così, in mezzo al guado. Io ho tutto l’interesse a votare subito. Ma l’importante è decidersi”. Nella convinzione che “io non voglio Berlusconi in galera, voglio Berlusconi in pensione”. “Andare al governo con Gasparri fa spavento, lo so. Non a caso io sono pronto a votare subito – spiega Renzi -. Ma se il Pd ha paura delle urne deve dialogare con chi ha i numeri. Il Pd avanzi la sua proposta, senza farsi umiliare andando in streaming a elemosinare mezzi consensi a persone come la capogruppo dei 5 Stelle, che hanno dimostrato arroganza e tracotanza nei nostri confronti”.

Napolitano: “Non stiamo perdendo tempo”. “Perdere tempo? Personalmente non credo sia così”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rispondendo  ai giornalisti che, nel croso di un convegno all’Università Sapienza  gli hanno chiesto  se fosse d’accordo con quanto affermato nei giorni scorsi da Matteo Renzi, secondo cui  i politici stanno perdendo tempo. Il capo dello Stato si é limitato a questa battuta entrando ad un convegno in ricordo di Paolo Spriano.

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