Renzi attacca Bersani: “Per ballottaggio allungare termine iscrizione”. Il segretario Pd: “Primarie non sono porto di mare”

E’ ancora scontro tra Renzi e Bersani in attesa  del ballottaggio di domenica prossima. Questa volta motivo di discordia tra o due candidati alla leadership del Pd,  sono le regole del voto. Per ampliare l’elettorato in modo tale da avere maggiori possibilità di recuperare il distacco con Bersani,  chiede di non mettere troppi paletti a chi non ha votato al primo turno ma vuole farlo domenica. Per il sindaco di Firenze quindi,  no alle giustificazioni ed iscrizione aperte non solo giovedì e venerdì ma fino a domenica.

“La giustificazione non la deve dare cittadino che vuole votare ma quei politici che sono lì da venti anni e non hanno cambiato le cose”, dichiara Renzi intervenendo a ‘La Telefonata’. “Bisogna anche allungare i termini per le nuove registrazioni, ribadisce.  C’è una finestra giovedì e venerdì, noi speriamo di arrivare fino a domenica. In Francia, per le primarie tra Hollande e la Aubry tra il primo e il secondo turno sono aumentate le registrazioni e i voti. E’ normale, la gente vuole partecipare”.

Infine, ha insistito sulla necessità di pubblicare on line i verbali delle primarie, visto che nei risultati di domenica scorsa ci sono “alcune piccole incongruenze”. “A Stumpo dico che se vuole lo compro io uno scanner per mettere on line i verbali, per 9mila verbali bastano tre ore. Ce la fa anche Stumpo”.

 “Non si possono cambiare le regole approvate  da tutti”, replica invece Bersani che poi aggiunge:  “bisogna avere la certezza della platea e poi a chi ha votato al primo turno non si può dire che abbiamo scherzato. Le primarie sono aperte ma non sono un porto di mare”,  ha ribadito Bersani intervistati al Corriere.it.

Sulla stessa linea di Bersani, il Garante Luigi Berlinguer che sottolinea come le “regole siano state approvate all'unanimità, rappresentanti di Matteo Renzi compresi, il 15 ottobre scorso e non si cambiano in corsa”. ''Una volta iniziata la partita le regole non si possono cambiare tra il primo e il secondo tempo – precisa chiaro il presidente del collegio dei Garanti delle primarie – Questo non è un principio derogabile,è l’architrave della certezza del diritto”. Berlinguer  ringrazia poi i centomila volontari per lo “straordinario lavoro  svolto”, grazie al quale è stato possibile garantire la ''lo  svolgimento regolare delle operazioni di voto e di scrutinio di fronte all’affluenza di oltre 3.100.000 votanti, come testimoniano i verbali approvati all'unanimità in ogni parte d'Italia. Verbali che, promette,  il Collegio dei Garanti metterà a disposizione di tutti i cittadini con la pubblicazione on line sul sito www. primarie italiabenecomune.it”.

 

 

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