Regione Campania. Fondi ai gruppi regionali, Gdf acquisisce atti del consiglio

Dopo il Lazio ora potrebbe toccare alla regione Campania. L’ipotesi di reato è sempre la stessa: gestione ‘distorta’ dei fondi pubblici destinanti ai gruppi regionali. La Guardia di Finanza ha acquisito una serie di documenti presso la sede del Consiglio regionale della Campania al Centro Direzionale di Napoli. L’iniziativa è stata disposta nell’ambito di una inchiesta della Procura partenopea che ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di peculato.  Da quanto si apprende, gli uomini delle fiamme gialle avrebbero acquisito i documenti del bilancio regionale in cui si fa riferimento alla ripartizione dei fondi per i vari gruppi e la relazione della presidenza del Consiglio sulle modalità di rendicontazione. L’indagine sarebbe ancora in una fase iniziale ed è volta ad accertare eventuali irregolarità nella gestione dei fondi destinati ai gruppi. L’inchiesta condotta dal pm Giancarlo Novelli è coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco.

L’indagine della Fiamme Gialle è partita da da intercettazioni telefoniche disposte nell’ambito di un’altra inchiesta su reati di pubblica amministrazione in cui è coinvolto un consigliere. Gli inquirenti intendono esaminare le spese dei consiglieri che rientrano in tre voci di bilancio: indennità per le attività politiche, comunicazione e funzionamento dei gruppi. Da un primo esame del materiale acquisito emergerebbe che l’ammontare complessivo delle spese si aggirerebbe intorno ai sei milioni di euro all’anno.

 

Romano: Conti in regola, noi esempio positivo. Per il presidente del consiglio della Regione Campania, Paolo Romano, i conti sono in regola.“Il Consiglio regionale della Campania e la Regione stessa costituiscono un esempio positivo, avendo intrapreso un percorso di rigore, che ha portato a tagliare di 21 milioni di euro i costi della politica. L’inchiesta della Guardia di Finanzia ci trova tranquilli e disponibili a collaborare con magistratura e forze dell’ordine per far luce su punti non perfettamente chiari, semmai ce ne fossero”. “In due anni – spiega il presidente del Consiglio regionale della Campania – il nostro bilancio è passato da 83.754.000 del 2010 a 69.951.000 del 2011. Le spese per il funzionamento dei Gruppi consiliari rientrano in un’ottica di rigore: circa un milione di euro all’anno suddivisi per nove gruppi, secondo il numero dei componenti. Nonostante si tratti di una cifra equa in un momento in cui la trasparenza è uno dei migliori antidoti all’antipolitica, stiamo lavorando ad una legge che rafforzi una più chiara regolamentazione della materia”. Il numero del consiglio regionale campano elenca altri tagli recentemente decisi. “Abbiamo cancellato i gruppi costituiti da un solo consigliere, abolito tutte le auto blu, tranne per il Presidente della Giunta ed il Presidente del Consiglio, non abbiamo speso un euro di consulenze ed abbiamo in bilancio 49 mila euro per spese di rappresentanza. E’ notizia di ieri – conclude – la rescissione del contratto di locazione di alcuni locali al Centro direzionale che ci consente un ulteriore risparmio di oltre un milione di euro”. 

 

 

 

 

 

 

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