Regionali: Bonaccini, sfidiamo la Lega, non siamo scalpo

“Non ho mai sottovalutato la Lega e non lo faro’ certo oggi che ha stravinto le Europee, ma ha perso contemporaneamente nell’80% del voto nei Comuni dell’Emilia-Romagna”. Intervistato da Corriere della Sera e Stampa, il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini si dice pronto a sfidare il Carroccio alle Regionali di novembre. “Per capire le scelte degli elettori serve umilta’. La pratico, e la raccomando anche alla Lega”, dice. “Qui l’arroganza non paga mai. Se vuoi il voto degli emiliano-romagnoli devi anzitutto rispettarli. Non siamo terra di conquista ne’ uno scalpo da sventolare”.

L’Emilia-Romagna rossa “non c’e’ piu’ se stiamo alle Europee. Oppure c’e’ ancora, se stiamo ai risultati delle amministrative: abbiamo vinto 28 comuni su 35 con piu’ di 15.000 abitanti, e nell’80% dei duecento piu’ piccoli. Non si puo’ certo dire che la Regione sia passata alla destra”, evidenzia Bonaccini. Per le elezioni “il nuovo campo democratico che ho in mente parte dal centrosinistra ma deve aprirsi alle esperienze civiche che spesso non si riconoscono nel centrosinistra ma, quasi sempre, sono alternative a questa destra”, spiega Bonaccini. Quanto a possibili accordi con il M5S, “non vedo le condizioni”. Sul piano nazionale, “io vedo due limiti da superare immediatamente. Il primo riguarda la condizione materiale dei ceti medi e popolari: si sono impoveriti e guardano con sfiducia al loro futuro. Se la sinistra non e’ in grado di rispondere al loro bisogno di sicurezze – osserva – allora si rivolgono alla destra. Il secondo limite da superare e’ l’idea dell’autosufficienza del Pd”.

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