“Il Pd esce dal voto lacerato, con qualche ferita che poteva essere evitata. Dovra’ essere curato, bisogna che chi ha votato No non si rinchiuda in se’ stesso, ma con chi ha votato Si’, fra cui c’e’ gran parte dell’elettorato democratico, si apra da subito il confronto senza recriminazioni. C’e’ bisogno di un partito diverso e anche di una leadership diversa. Questo risultato mi convince ancora di piu’ a dare un contributo e mi spinge ancora di piu’ a candidarmi alla segreteria del partito”. Lo ha detto il governatore della Toscana, Enrico Rossi, ospite ai microfoni dell’emittente radiofonica Controradio.
“Il Pd deve riflettere, non puo’ reagire in maniera stizzita come mi capita di vedere in giro. Bisogna andare al congresso – ha aggiunto – ma ci vogliono i tempi giusti per farlo. Ci sono adesso tante lacerazioni nel Pd. Sento dire che il 40% e’ il punto da cui partire, detto dai renziani. In quel 40% c’e’ anche il voto mio e di mio padre che assicuro che non siamo renziani, semmai siamo Rossi. Consiglierei cautela”, ha chiosato.