Referendum e Renzi: ‘La data verrà decisa il 26 settembre’

La data del referendum sulle riforme verrà decisa dal Consiglio dei ministri del 26 settembre. Ad annunciarlo il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ospite di ‘Uno Mattina’: ‘Il 26 settembre ci sarà il Consiglio dei ministri e deciderà la data del referendum, tutto come prevede la legge’. Negli studi della Rai il premier è tornato a parlare dei temi più caldi dell’agenda del governo e tenta di allentare i toni delle polemiche,    non rispondendo alle accuse che gli ha rivolto il Cinquestelle, Luigi Di Maio: ‘Mi dispiace che il vicepresidente della Camera mi abbia paragonato a Pinochet. Mi dispiace che  abbia detto questo perché i dittatori ammazzavano le persone. Dire che l’Italia è una dittatura non offende il presidente del Consiglio, ma l’Italia e la sua storia’. Mi hanno chiesto di aprire sulla legge elettorale. Io ho cercato di sparecchiare il tavolo da tutti i problemi. Quindi abbiamo dato un’apertura vera sulla legge elettorale, non parliamo più delle questioni personali del futuro, ma solo del referendum dove stiamo cercando di diradare la nebbia. Se passa il sì al referendum ci sarà un fondo di 500 milioni di euro per la povertà. Se passa il referendum la cinghia la stringono i politici. Sulla legge elettorale chiederemo agli altri partiti delle opposizioni quali sono le loro idee, altrimenti è una discussione surreale.  Per me,  ribadisce,  l’Italicum è un’ottima legge elettorale, se qualcuno ha delle idee migliori che le tiri fuori.  Ma se ci viene chiesto: siete disponibili a cambiare la legge elettorale come segnale di ascolto e apertura? Io rispondo assolutamente sì. A pochi giorni dalla riapertura della scuola, il premier ha ricordato che la partita per le popolazioni colpite dal terremoto è ancora molto difficile, molto complessa da  gestire perché intanto c’è un dolore per queste famiglie che non passerà mai: 300 persone non ci sono più. L’obiettivo è evitare che i nostri connazionali vivano nelle tende per l’inverno e contemporaneamente garantire loro, con le casette di legno, di tornare nei loro comuni. È un’operazione che durerà qualche mese. Per il presidente del Consiglio, però, è importante che sul progetto Casa Italia tutti gli italiani devono andare avanti nella stessa direzione: ‘Le risorse ci sono, con il grande faro dell’Autorità, e quello che servirà lo useremo, a costo di fare qualche discussione in Europa’. E, a proposito di Europa, dal premier italiano è partito un richiamo nei confronti della Germania: ‘L’Italia sta rispettando le regole. C’è la regola del deficit, ma anche quella del surplus primario. È una regola europea che alcuni Paesi, come la Germania, non stanno rispettando. Io chiedo da italiano che le regole devono valere per tutti. Domani a Bratislava e poi a Bruxelles, vado a portare la voce di un Paese che si è stancato di avere la liste della spesa delle cose da fare. E per dire che o le regole le rispettiamo tutti o non le rispetta nessuno.Tutto ciò che serve per la stabilità dei nostri figli non deve essere bloccato dalle burocrazie europee’.

Cocis

Circa Cocis

Riprova

Voto in condotta, il Senato approva ddl Valditara, che passa alla Camera

È stato approvato nell’Aula del Senato con 74 sì, 56 no e nessun astenuto il …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com