Referendum costituzionale, forum Ansa con Claudio De Vincenti

Nuovo appuntamento con il ciclo di #ForumANSA dedicati al referendum costituzionale. Ospite oggi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, che ha esposto le ragioni del ‘Sì’: ‘Se vince il ‘Sì’ avremo un Paese con istituzioni più semplici, più trasparenti, chiamate a più responsabilità verso i cittadini, responsabilità chiare con una distinzione netta di compiti tra Stato e Regioni. Inoltre ci saranno tempi certi per le leggi alla Camera. Credo sia un modo di rendere le istituzioni più coerenti con i principi della prima parte della Costituzione. Con istituzioni più leggere che semplificano la vita dei cittadini. Semmai dovesse vincere il ‘No’, e io non credo, sarebbe rinunciare a fare un passo avanti importante e ci sarebbe una situazione di ristagno. Si guarderebbe al passato invece che al futuro.  La riforma costituzionale non porta nessuna riduzione di potere delle Regioni ma chiarimento delle competenze tra Regioni e Stato. Vengono rafforzate sia Stato che Regioni nel rispondere con chiarezza ai cittadini. Finalmente un federalismo maturo, delle responsabilità e non infantile, della litigiosità, che fa confusione e non consente di tenere unito il Paese. Il voto di domenica è sulla riforma costituzionale e con il ‘Sì’ si fa un passo avanti importante. Gli organi di stampa internazionali cambiano posizione su questo tema anche da un giorno all’ altro e da parte loro c’e’ una grande attenzione perchè siamo un Paese protagonista e abbiamo un ruolo chiave in Europa’.  Poi rispondendo alla domanda circa l’Europa pronta a finanziare la ricostruzione delle zone terremotate del centro Italia, il sottosegretario ha detto: ‘Credo che il segnale che viene dall’Ue sia positivo e dimostra sensibilità, valuteremo queste proposte, noi abbiamo già fatto domanda al fondo di solidarietà europeo e in manovra abbiamo comunque già stanziato le risorse’. Mi ha fatto molto piacere l’endorsement per il ‘Sì’ di Romano Prodi ed è molto coerente con la sua storia. Io, come Prodi, ho fatto i capelli bianchi in attesa della riforma costituzionale di cui il Paese ha bisogno, finalmente l’abbiamo, ha spiegato il sottosegretario. Il Comitato di presidenza del Csm ha investito il pg della Cassazione, titolare dell’azione disciplinare, del caso del presidente del Tribunale di Bologna, Francesco Caruso, che su facebook aveva definito la riforma costituzionale fondata su ‘corruzione’ e ‘clientelismo’. Il vertice del Csm ha anche inviato l’articolo alla Prima commissione perché valuti se ci sono gli estremi per un eventuale trasferimento d’ufficio per incompatibilità funzionale. Caruso fa sapere di voler rimanere chiuso nel riserbo. Il giudice oggi è impegnato al Tribunale di Reggio Emilia, dove ha mantenuto anche dopo il trasferimento a Bologna la presidenza del tribunale che sta giudicando il processo Aemilia sulle presunte infiltrazioni mafiose nel territorio.

 

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