Referendum, Bonaccini, “Sì auspicio per riforma più grande”

“Sul referendum quando sento dire qualcuno che vota in un certo modo sperando che questo danneggi chi sta governando, dico che non e’ normale, vota in merito a quella proposta”. Cosi’ Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, intervistato ad Agora’ su Raitre, dove spiega perche’ votera’ Si’ al referendum. “E’ una riforma che cambia poco – spiega – Il giorno dopo, vinca il Si’ o il No non cambia il mondo, ma io voto si’ per tre motivi. Primo: e’ stato fatto un contratto di Governo M5s-Pd, bene, i patti si devono rispettare. Secondo: ho fatto 30 anni di campagna elettorale, ed e’ 30 anni che diciamo – quella parte dove ho militato io – che bisogna ridurre il numero parlamentari”.

“Ebbene – prosegue – l’antipolitica si alimenta quando prometti qualcosa e non la mantieni mai. Terzo. Se vince il No non cambia niente, se vince il Si’ e’ una piccola riforma che pero’ ne puo’ innescarne qualcun’altra. Spero che il Pd si faccia carico della madre di tutte le battaglie ovvero che in futuro questo Paese non sia piu’ l’unico al mondo con un bicameralismo paritario, con due Camere che fanno la stessa cosa. Certamente la legge elettorale cambierebbe, andra’ riformata”.

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