Reddito di cittadinanza e obbligo di spesa

Approvato il decreto sul reddito di cittadinanza. Dal 1 aprile 2019 sarà avviata la misura economica per chi vive sotto la soglia di povertà.

Il reddito di cittadinanza non viene infatti erogato a tutti i cittadini, ragion per cui il nome reddito di cittadinanza è usato in maniera impropria, ma solo a chi ha determinati requisiti.

Chi si trova al di sotto della soglia di povertà assoluta: circa 5 milioni di persone.

Il 47 per cento dei beneficiari sarà al Centro-Nord e il 53 per cento al Sud e Isole.

Reddito di cittadinanza: i requisiti

– Essere cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa;

– ISEE inferiore a 9.360 euro annui;

– Patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino ai 30.000 euro annui;

– Patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può arrivare fino a 20.000 per le famiglie disabili;

– 255.000 nuclei familiari con disabili riceveranno il Reddito di Cittadinanza.

Reddito di cittadinanza: alcuni esempi di chi ne avrà diritto

– Una persona che vive da sola avrà fino a 780 euro al mese di Reddito di Cittadinanza; fino a 500 euro come integrazione al reddito più 280 euro di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo);

– Una famiglia composta da 2 adulti e 2 figli minorenni avrà fino a 1.180 euro al mese di Reddito di Cittadinanza: fino a 900 euro mensili come integrazione al reddito più 280 euro di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo);.

I soldi accreditati per esempio ad aprile sulla futura carta di cittadinanza, dovranno essere tutti spesi entro maggio.

Nel caso in cui sulla tessera risulterà un credito, ovvero soldi che non sono stati spesi allora la mensilità successiva del Reddito sarà decurtata del 20%.

Ogni sei mesi, poi, ci sarà una specie di verifica. Tutti i soldi non spesi, ad eccezione di una cifra corrispondente ad una mensilità di sussidio, saranno azzerati.

L’obiettivo del governo è chiaro: costringere i beneficiari a spendere i soldi in modo da dare una spinta all’economia, facendo in modo che tutti i circa 6 miliardi stanziati per il 2019 vadano ad alimentare la crescita economica.

Antonella Di Pietro

 

 

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