Reddito di cittadinanza, doppio bonus per chi assume al Sud

Gli incentivi alle imprese che assumeranno percettori del reddito di cittadinanza  si sommeranno a quelli già in vigore per le assunzioni al Sud. Le agevolazioni per chi assume chi è beneficiario del reddito di cittadinanza, si legge nell’ultima versione del decretone, sono“compatibili e aggiuntive” rispetto alla decontribuzione al 100% per i contratti stabili ad under 35 o disoccupati da più di 6 mesi al Sud, prorogata con la manovra al 2019-20. In questo caso, esauriti i contributi da scontare l’incentivo legato alle mensilità di reddito arriverà comunque all’impresa sotto forma di credito d’imposta.

“Grazie alla somma delle misure inserite nel reddito di cittadinanza e a una mia proposta approvata nella Legge di bilancio 2019, le impese del Sud che vorranno assumere personale potranno accedere a un doppio incentivo”. Lo riferisce il ministro per il Sud, Barbara Lezzi,che, in post su Facebook, spiega i perimetri delle due disposizioni.

“Il reddito di cittadinanza – spiega Lezzi – prevede che le aziende che offrono un lavoro ai cittadini che ne possono beneficiare, avranno diritto ad un incentivo, che va da un minimo di cinque fino ad un massimo di 18 mesi dell’assegno inizialmente previsto per quelle persone”. Il ministro per il Sud sottolinea che “questo avverrà in tutta Italia, ma al Sud questa misura si potrà agganciare, raddoppiando,  a un’altra, di mia iniziativa, già approvata nell’ultima finanziaria”. “Si tratta -chiarisce Lezzi- della decontribuzione al 100% dagli oneri Inps, sul 2019 e il 2020, per quelle imprese che nel Mezzogiorno assumeranno con contratti stabili under35  o disoccupati da più di 6 mesi”.

“In sostanza, per le imprese che già accedono alla decontribuzione dagli oneri Inps subentrerà anche il credito di imposta, per la parte residua di beneficio maturata dal neo assunto intestatario di reddito di cittadinanza” segnala ancora Lezzi. “Lavoro e impresa sono un binomio che deve tornare a correre sullo stesso binario ed è quello che stiamo facendo” rimarca.

Il reddito arriverà a fine aprile. A regime, il beneficio sarà poi distribuito sulle apposite carte da Poste a partire dal 6 di ogni mese, per essere speso praticamente subito, nel mese in cui lo si riceve o al massimo entro quello successivo. Nel corso del primo mese chi riceve il beneficio dovrà peraltro dichiarare anche la propria disponibilità al lavoro e, in tempo brevi, ricevere la convocazione dei centri per l’impiego o dei servizi comunali, con i quali stringere “il patto per il lavoro” o “per l’inclusione sociale” in vista della ricerca attiva del lavoro, di percorsi di formazione o di lavori utili alla collettività.

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