Reddito di cittadinanza, allarme clonazione carte Postepay

C’è una nuova truffa che potrebbe mettere in allarme i i possessori della carta Postepay  che beneficiano del Reddito di cittadinanza: la carta clonata e completamente svuotata.

Il fatto è successo ad Agrigento: un uomo e una donna, entrambi percettori del sussidio, si sono trovati le carte clonate e svuotate del debito residuo, quindi hanno presentato due denunce alla polizia che adesso indaga sull’accaduto.

Ricordiamo che la card del Reddito funziona come un bancomat: consente di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile di 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementato in base al numero di componenti il nucleo). Si possono effettuare bonifici mensile Sepa/Postagiro in Ufficio Postale per pagare la rata dell’affitto, del mutuo, pagare le utenze domestiche, le mense scolastiche.

Proprio come le altre carte di credito, ha un pin personale da custodire gelosamente, così come è intestata al familiare che ha presentato la domanda di accesso al sussidio, quindi è personale e non deve essere mai ceduta a terzi.

Il saldo si può fare:

  • presso gli ATM Postamat;
  • tramite il servizio di lettura telefonica disponibile al numero verde 800.666.888 gratuito da telefono fisso e mobile.

Si può consultare (solo per coloro che hanno fatto domanda online) dalla propria area personale nel sito ufficiale del Reddito di cittadinanza.

Il modo migliore per verificare un’eventuale clonazione della card del Reddito è quello di controllare con una certa frequenza il proprio estratto conto. Se ci si rende conto che ci sono delle spese fatte a vostra insaputa, sarà necessario effettuare il blocco della carta, telefonando dall’Italia al numero gratuito 800.666.888 (oppure dall’Estero al numero +39.02.82.44.33.33). Poi occorre fare denuncia contro ignoti alle autorità. Solo in caso di accertamento della clonazione della carta si potrà avere diritto al rimborso delle spese prelevate.

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