Recovery: il premier Draghi stringe sul Pnrr

Battute finali sul Pnrr. Il premier Mario Draghi accelera in vista della scadenza di fine aprile. Salvo cambi di programma dell’ultimo minuto, stamattina alle 10 il presidente del Consiglio farà un punto con i ministri più coinvolti nella stesura del Piano, tra questi Daniele Franco, Vittorio Colao, Roberto Cingolani, Enrico Giovannini.

Il Cdm per il disco verde al Pnrr si terrà con molte probabilità nella giornata di venerdì. Quindi lunedì e martedì della prossima settimana l’appuntamento alle Camere per illustrare il piano prima dell’invio a Bruxelles.

Una stretta finale che passa attraverso percorsi obbligati, come la Conferenza Unificata tra Stato, Regioni, Anci e Upi, sul Piano nazionale di ripresa e resilienza svolta nel pomeriggio. Per il governo hanno partecipato oltre al ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Maristella Gelmini, il ministro della Salute Roberto Speranza, il ministro della Cultura Dario Franceschini, il ministro per il Turismo Massimo Garavaglia, il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando e il ministro per le Disabilità Erika Stefani.

Poco prima, in videoconferenza, il presidente del Consiglio Mario Draghi, aveva incontrato i sindaci delle città metropolitane per confrontarsi con loro proprio sul sul Recovery plan.

Tabacci: “In Pnrr capitolo su spazio”
Il governo ha previsto un apposito capitolo nel Pnrr per le attività spaziali “che ritiene un fattore di ripresa economica”. Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Spazio, Bruno Tabacci, nel corso dell’audizione in Commissione Attività produttive sulla politica spaziale e aerospaziale del Governo.  “Nel Pnrr il Governo ha inserito progetti che puntano a consolidare e sviluppare il ruolo dell’Italia nel comparto dello spazio” ha detto Tabacci sottolineando che tra le priorità dell’esecutivo ci saranno i settori “dell’Osservazione della Terra, l’esplorazione spaziale, l’accesso allo spazio e la ricerca spaziale”.

Carfagna: “40% delle risorse al Sud”
La quota del 40% al Mezzogiorno è “per noi un punto di partenza, non di arrivo. In tutte quelle linee di intervento in cui l’assorbimento delle risorse è dato da meccanismi competitivi o automatici, sarà cruciale un’opera di riforma, di semplificazione burocratica e di irrobustimento della capacità della Pa tale da mettere gli enti locali e le imprese del Sud nelle condizioni di operare ad armi apri con i loro omologhi del Centro Nord”. Così il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, rispondendo al question time alla Camera. Carfagna ricorda che “ben 9 componenti delle 16 totali hanno una Quota Sud superiore al 40%, di cui 3 superiore o prossima al 50%” e “quelle su cui bisogna lavorare sono essenzialmente due, la componente 3 della Missione 1 – ‘Turismo e cultura’ – e la componente 3 della Missione 2- ‘Efficiantamento energetico e riqualificazione degli edifici”.

Orlando: “Fare un patto con parti sociali”
“Ci vuole un pieno coinvolgimento delle parti sociali nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, un vero e proprio patto”. A dirlo è stato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, intervenendo a Uno Mattina, su Rai1. Orlando spiega che tutto ciò è “per massimizzare il più possibile le ricadute occupazionali” del Pnrr.

Patuanelli: “Per l’agricoltura 10 miliardi”
Tra le varie progettualità del Recovery Plan per l’agricoltura si parla di “una cifra vicina ai 10 miliardi di euro”. Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli illustrando alcuni progetti allo studio del governo sull’agricoltura, intervistato a RaiNews24. Patuanelli ha parlato di molte misure anche orizzontali che toccano il settore primario:tra le misure proposte dal Mipaaf – ha spiegato – c’è “il potenziamento delle infrastrutture logistiche con circa 800 milioni di euro”. Patuanelli ha quindi menzionato “il progetto agrisolare, con la sostituzione delle coperture in Eternit di stalle, capannoni nelle aziende agricole italiane per produrre attraverso impianti fotovoltaici energia elettrica che consenta di abbattere il costo dell’energia per le imprese, un pacchetto di circa 800 milioni” e il progetto “del sistema irriguo per captare una percentuale maggiore di acqua piovana con 880 mln di euro”. Infine fra i progetti allo studio c’è quello “per la sostituzione del parco macchine del settore primario con macchine di ultima generazione interconnesse” con un impegno “anche in questo caso attorno agli 800 milioni”.

Decaro: “Iter semplificati”
”Abbiamo rinnovato al presidente Draghi la richiesta dei sindaci italiani: portare il contributo fondamentale dei Comuni all’impresa straordinaria di rilancio del Paese che è il recovery plan. Abbiamo ottenuto rassicurazioni riguardo al nostro ruolo e agli interventi necessari per metterci in condizione di attuare il piano”. Lo dichiara il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, al termine dell’incontro dei quattordici sindaci delle città maggiori con il presidente del Consiglio.

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