“Dopo i recenti casi in Puglia, anche in Campania emergono decine di criminali legati ai clan che riuscivano a ricevere il reddito di cittadinanza, pur stando ai domiciliari, sfruttando la complicità di mogli e nipoti. Queste notizie confermano che così come strutturato questa misura non funziona sia sul piano delle politiche attive del lavoro, visto che non aiuta nel trovare un lavoro, e sia su quello dell’assistenza, perchè le regole troppo generiche consentono in maniera frequente a delinquenti e criminali di accedere al sussidio. Tutto ciò conferma quanto Fratelli d’Italia denuncia da tempo e cioè che questa misura così come è va abolita e le risorse risparmiate destinate alle famiglie e alle imprese in difficoltà. Peraltro, in Senato decine di emendamenti di FdI in tal senso sono stati bocciati e se soltanto uno di questi fosse stato approvato notizie di simili sarebbero state evitate. Oltre che sperperare centinaia di milioni di euro degli italiani”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, coordinatore regionale di FdI in Campania.
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«Non possono passare nel silenzio le recenti istanze dell’Ance sull’attuazione del Pnrr. Il governo deve …