Rapporto tra i Midia e le Forze di Sicurezza

Il 23 gennaio prossimo presso l’Accademia Aeronautica Militare di Pozzuoli, Napoli,   si terrà la presentazione di “Afghan West-Voci dai Villaggi”,  che fornirà occasione per parlare del rapporto tra operatori dell’informazione e militari in aree in momenti di crisi. Si parlerà quindi di Libano, di Afghanistan, di emergenza rifiuti, del terremoto in Emilia Romagna, del fenomeno Lampedusa e dell’importante ruolo svolto da giornalisti esperti ed adeguatamente formati per questo. Si parlerà anche di professionisti non rientrati in patria perché assassinati, rapiti od intimoriti. Allo stesso tempo sarà sottolineato che le forze armate, polizia, protezione civile e chiunque sia designato alla difesa e alla sicurezza di popolazioni e territori riconosce nel giornalista un importante ruolo di intermediazione col pubblico. Ed è per questo che lo Stato Maggiore della Difesa ogni anno organizza corsi di formazione destinati agli ufficiali addetti alla pubblica informazione per meglio prepararli a rapportarsi coi media. Allo stesso tempo lo Stato Maggiore supporta le università e la Federazione nazionale della stampa nella formazione di giornalisti destinati ad operare in aree di crisi al seguito delle truppe, ovvero gli embedded. Dopo il saluto di benvenuto del Comandante dell’Accademia Aeronautica,  Gen. D.A. Fernando Giancotti,  moderati da Pino Di Feo riporteranno le proprie esperienze i giornalisti Katiuscia Laneri, Gianfranco Coppola per il Tgr Rai e la free lance Emma Evangelista.   Katiuscia Laneri ha realizzato il video di “ Afghan West, voci dai villaggi”, che con testi di Samantha Viva, le fotografie di Elisabetta Loi  è nato in seguito a un media tour delle tre embedded tra Herat, Shindand e Bala Boluk. Nel libro viene   raccontata la realtà odierna del paese islamico cercando di indagare sui possibili esiti che il contributo dei militari italiani, soprattutto nella parte occidentale, avranno sul volto dell’Afghanistan di domani, in vista della fine della missione Isaf nel 2014 o del suo più probabile ridimensionamento nel numero e nelle funzioni. “Della realtà afgana si sa pochissimo, affermano le autrici,  quasi nulla si racconta di come la gente stia cercando di  affrancarsi dalla criminalità, dall’oppio, dai pregiudizi e dall’isolamento”. Troppe cose c’erano da riportare al di là delle poche righe di un articolo, un minuto di servizio o l’immagine pubblicata. Da qui l’idea di unire il tutto  delle tre giornaliste che hanno superato le distanze visto che  Samantha è catanese, Katiuscia napoletana ed Elisabetta sarda,  grazie anche  alle nuove tecnologie riuscendo a portare a termine un lavoro che sta riscuotendo l’apprezzamento sia del mondo civile che militare.

Roberto Cristiano

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