Quattro arresti per estorsione a Palermo, in manette boss ‘cosa nostra’

La Polizia di Stato di Palermo ha arrestato 4 persone per estorsione, tra cui un esponente di spicco di Cosa Nostra del mandamento mafioso di “Pagliarelli”, che aveva imposto il pagamento del pizzo agli stessi membri del gruppo criminale specializzato nel furto di veicoli e nelle richieste di denaro alle vittime per riottenerli. L’operazione, portata a termine dalla Squadra Mobile della Questura di Palermo, segue l’attività conclusa nel dicembre scorso, con l’arresto di 25 persone, responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni – perpetrate a seguito del furto di veicoli secondo il cosiddetto sistema del “cavallo di ritorno” – nonché di rapina, furto e ricettazione di veicoli. E’ stato accertato come il gruppo colpito in quell’occasione, poteva portare a termine all’incirca 100 sottrazioni di veicoli con un guadagno approssimativo di 200mila euro.

La figura dell’esponente di spicco si connota per il peculiare lignaggio mafioso. Egli, infatti, era già stato condannato per il reato previsto e punito dall’articolo 416bis c.p. e per turbata libertà dell’industria in concorso; successivamente, è stato denunciato, nell’operazione della Polizia di Stato denominata “Gotha”, per riciclaggio e intestazione fittizia di beni. Nei confronti degli altri 3 soggetti, già destinatari della misura degli arresti arrestati domiciliari nel mese di dicembre, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto l’aggravamento del regime cautelare, prevedendo l’applicazione della custodia in carcere, in ragione delle gravi e reiterate violazioni delle prescrizioni imposte dalla misura all’epoca applicata.

 

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