Quarto. Massimo Carandente Giarrusso si dimette, non è più sibdaco

Il sindaco di Quarto, Massimo Carandente Giarrusso si è dimesso. L’annuncio viene all’indomani delle perquisizioni compiute dai carabinieri in uffici comunali e nella stessa casa del sindaco, nell’ambito di una inchiesta su presunte collusioni tra il clan Polverino e ambienti politici locali. “Ho sempre affermato in tutti questi mesi che non sarei mai stato un ostacolo per la giustizia e per le indagini. Ieri ho subito una perquisizione addirittura in casa, sebbene non fossi tra gli indagati e questo mi ha segnato fortemente”, spiega il sindaco. “ Stanotte ho maturato la decisione di fare un passo indietro e lo faccio per la città e per tutte le persone per bene che vivono e tengono al bene di Quarto”. La decisione del sindaco è irremovibile, nonostante il suo operato nella zona di Quarto soprattutto in materia ambientale e continua: “Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino in questi 14 mesi: ho passato giorni difficili ma tante cose buone sono state fatte; ho dato una svolta di legalità al Comune e ho tracciato una strada che finalmente stava facendo scorgere la luce in fondo al tunnel. La politica è un’opportunità: non faccio il politico per mestiere. Quest’amministrazione avrà avuto tanti difetti ma vorrei solo ricordare che tutto quanto è successo in questi mesi, tutte le vicende giudiziarie accadute sono frutto ed affondano le radici nelle passate amministrazioni” e con questa affermazione Giarruso chiarisce che le sue dimissioni non sono dettate dal coinvolgimento nell’inchiesta, ma solo per ‘l’amore’ verso i suoi cittadini. Il sindaco era in carica dal 16 maggio del 2011.

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