Quali sono le province più ricche e più povere d’Italia

E’ Milano la provincia dove si guadagna di più. A stabilirlo è il ‘JP Geography Index’, la classifica della retribuzione media rilevata nelle 110 province e nelle 20 regioni italiane, suddivise in tre fasce di merito, che utilizza come parametro gli stipendi dei dipendenti, limitandosi al settore privato. Stando alla graduatoria, Milano si conferma la provincia con gli stipendi più alti, con una retribuzione media che si aggira sui 34.414 euro, contro una una media nazionale di circa 29.200 euro. La Lombardia continua ad essere la regione con gli stipendi più corposi, grazie ad una presenza maggiore di figure specialistiche e manageriali. Ad occupare la seconda posizione della classifica nazionale è Bolzano, la seconda provincia più ricca d’Italia, con una retribuzione media di 32.449 euro. Il Trentino-Alto Adige si riconferma la seconda regione più ricca d’Italia, sebbene Trento sia al 16esimo posto della graduatoria con uno stipendio annuale lordo medio di 29.775 euro. Anche l’Emilia Romagna è una conferma tra le regioni più ricche d’Italia, con Parma e Ravenna in testa (rispettivamente € 31.311 e € 31.005) seguite da Reggio Emilia (€ 30.947) e Bologna (€ 30.924). Genova arretra di una posizione, ma si mantiene alta in classifica, insieme alle altre province della Liguria, che tuttavia è sotto la media del Nord Italia. Il Lazio perde invece una posizione nella graduatoria retributiva, collocandosi  al quinto posto a livello nazionale. A Roma, uno stipendio medio annuale si aggira sui  30.685 euro, confermandosi più alto rispetto alle altre province della regione e del Centro Italia, che troviamo nella parte centrale e finale della classifica. In Campania non si registra alcuna novità sul fronte delle retribuzioni, rispetto allo scorso anno: la regione è dodicesima con uno stipendio medio che resta stabile tra 27 e i 24 mila euro. A distinguersi è Benevento, che conquista nove posizioni. E’ al Sud che si registrano i dati più sconfortanti, con Lecce ultima in classifica con gli stipendi più bassi d’Italia (€ 23.001). Tra le regioni, le più “povere” sono Molise, Campania e Basilicata, che si piazza ultima in graduatoria. A Matera, che scende di 14 posizioni in classifica, collocandosi al penultimo posto della graduatoria, uno stipendio medio lordo annuo si aggira sui 23.340 euro. Le retribuzioni lombarde e del Nord in generale sono il risultato di due forze compresenti e che si auto alimentano,  ha commentato Mario Vavassori, fondatore dell’Osservatorio JobPricing,  il costo della vita più alto che tipicamente interessa queste province e la natura del mercato occupazionale (quale riflesso del tessuto imprenditoriale), maggiormente contraddistinto rispetto ad altre regioni da figure specialistiche e manageriali, che alzano il valore medio complessivo dell’area considerata.

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