Pugno duro contro le e-bike modificate

Ora le e-bike sono equiparate ai ciclomotori con tutte le conseguenze del caso, fra cui delle multe salate per chi non si adegua

Con l’approvazione del Decreto MIMS le e-bike modificate sono paragonate ai ciclomotori, con tutte le conseguenze del caso.

Il nuovo Codice della Strada parla chiaro: le biciclette elettriche, qualora modificate, sono ora equiparate ai ciclomotori, con tutto quel che ne consegue (targa e assicurazione in primis). È infatti diventato realtà quello che si temeva lo scorso giugno con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 16 giugno 2022 n. 68, una mossa che punta a normare quella che è una situazione sempre più concreta e urgente, vista la capillare diffusione delle bici a pedalata assistita, legali e non.

Indice

e-bike con targa e assicurazione? Approvata la nuova legge

e-bike modificate paragonate ai ciclomotori: le cose da sapere

e-bike con targa e assicurazione? Approvata la nuova legge

A inizio agosto il Governo ha infatti convertito in legge il cosiddetto “Decreto MIMS”, un provvedimento che, oltre ad andare a toccare alcuni aspetti legati alle patenti B, alle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici e ad altri aspetti della questione mobilità sostenibile, rende effettive le modifiche al Codice della Strada relative alle biciclette a pedalata assistita. “Con la conversione in legge del “Decreto MIMS”, il secondo varato in poco più di dieci mesi, si rafforza ulteriormente il vasto insieme di riforme approvate negli ultimi 18 mesi e orientate a realizzare una trasformazione sistemica e integrata delle infrastrutture e dei sistemi di trasporto, in linea con le politiche europee del Green deal e l’impegno del Ministero per la sostenibilità e la riduzione delle disuguaglianze”.

Queste sono parole di soddisfazione da parte del Ministro delle Infrastrutture e della mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, che ha salutato la concretizzazione di un provvedimento che mira a “migliorare il sistema infrastrutturale e la qualità dei servizi di mobilità”. Dunque, se fino ad ora praticamente nessuno aveva regolamentato un settore in espansione come quello delle bici elettriche, ecco che arrivano i primi giri di vite, che tuttavia vanno a colpire solo chi trucca o circola con le e-bike modificate, ora equiparate ai ciclomotori, con tutte le conseguenze del caso.

e-bike modificate paragonate ai ciclomotori: le cose da sapere

In breve, ora che il provvedimento è stato approvato serve una targa e un’assicurazione per poter circolare con una bici elettrica modificata, proprio come previsto per i ciclomotori. Queste sono le conseguenze riservate alle e-bike che perdono il proprio status originario di classiche bici a pedalata assistista, cioè dotate di un motore con una potenza non superiore ai 250 watt e con il supporto elettrico che stacca al massimo ai 25 km/h.

Quindi, nel momento in cui le forze dell’ordine fermano una persona alla guida di una e-bike modificata, oltre a verificare la presenza della targa e l’effettivo pagamento di un’assicurazione dedicata, andranno a controllare anche la patente relativa, proprio come se si fosse alla guida di una moto o di uno scooter. E per chi non si adegua a quanto sopra sono previste delle multe che vanno da un minimo di 1.890 euro a un massimo di 7.500 euro. Dunque, un provvedimento che era nell’aria già da un po’ e che, ora che è stato definitivamente approvato, farà certo storcere il naso ad alcuni, specie a chi è solito spostarsi in città con una bici elettrica modificata o chi intende acquistarne una più potente e veloce delle soluzioni “legali”.

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