Promesse, e programmi elettorali, tra Padoan, Berlusconi e Cinque Stelle

 ‘Il 2018 l’Italia continuerà con una crescita più elevata di quella del 2017 perchè ha preso un suo abbrivio strutturale, le imprese stanno investendo, il debito si è stabilizzato e inizierà a scendere in modo visibile, il sistema bancario è stato messo in sicurezza’,   afferma il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan alla trasmissione in 1/2 di Lucia Annunziata secondo cui per il rafforzamento della crescita sono comunque necessarie ‘le condizioni politiche’.

Secondo Padoan, il movimento 5 stelle è un pericolo per la stabilità e la sostenibilità del paese, dovuto spesso a una grande incompetenza. Del movimento si è fatto una idea guardando due esperienza: la non amministrazione di due importanti città del paese e i rapporti con loro che ho avuto in Parlamento

 Su chi scommetterebbe tra Berlusconi e 5 Stelle? ‘Esiste anche l’astensione se non sbaglio’, risponde Pier Carlo Padoan, intervistato a ‘1/2h in più’ su RaiTre.

Per il ministro dell’Economia, che sarà candidato del Pd, la vera sfida elettorale è oggi tra chi vuole smantellare tutto, dal Jobs Act alla legge Fornero, e chi vuole andare avanti per quella strada perchè pensa che è la direzione giusta.

Dei programmi dice: ‘Conosco un po’ meglio quello che propone il PD, bisogna continuare sulla strada delle riforme. Mi auguro  che tutto quello che è stato fatto in questi anni possa essere preservato e rafforzato, è quello che ci chiedono dal resto del mondo ed è quello che ci chiedono i mercati’.

Partendo dal  Jobs Act,  che secondo Padoan vogliono smantellare, garantisce Silvio Berlusconi che   sarà sicuramente rivisto, modificato, de-precarizzato, garantisce. Ma il centrodestra, a loro detta,  ha un ‘super piano’ da due milioni di posti di lavoro da mettere sul tavolo delle prossime elezioni Politiche, con una serie di misure che vanno dalla defiscalizzazione agli incentivi per le assunzioni. Del pacchetto ‘lavoro’ a cui sta lavorando la coalizione di centrodestra si anticipa che l’obiettivo è di creare due milioni di nuovi posti di lavoro entro la legislatura. Con alcuni cardini: più spazio alla contrattazione decentrata, aziendale e personale, meno alla legge, salari agganciati al reddito, valorizzazione delle imprese, la valorizzazione di giovani e donne lavoratrici, ritorno ad alcune forme di contratto della legge Biagi ‘cassate’ per le pressioni della Cgil.

Forza Italia propone nessuna tassa e zero contributi per chi assume under 35. Incentivi che durano sei anni. È a questa parte della proposta elettorale che si è riferito Berlusconi quando ha parlato di superamento della riforma di Renzi.

Moreno Manzi

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