Processo Stato-mafia: Berlusconi si avvale della facoltà di non rispondere

L’ex premier Silvio Berlusconi si è avvalso della facoltà di non rispondere al processo sulla trattativa tra Stato e mafia. Il leader di Forza Italia, indagato nel procedimento aperto dalla procura di Firenze sulle stragi mafiose del 1993, si è seduto per pochi minuti sullo scranno da testimone ed ha pronunciato poche parole. “Intendo avvalermi della facoltà di non rispondere”, si è alzato e ha lasciato l’aula bunker del carcere Ucciardone. Il Cav era stato citato dalla difesa di Dell’Utri, imputato per minaccia a corpo politico dello Stato.

La Corte d’assise d’appello di Palermo ha inoltre respinto la richiesta della difesa di Dell’Utri di proiettare un video di una conferenza stampa di Berlusconi del 20 aprile 2018, fatta dopo la sentenza di primo grado sulla trattativa. Il presidente della Corte Angelo Pellino ha invece deciso che verrà trascritta l’intervista.

L’avvocato Francesco Centonze, difensore di Dell’Utri, aveva chiesto l’acquisizione del video a inizio udienza ritenendo “che abbia un contenuto rilevante, rappresenta un fatto, ossia l’onorevole Berlusconi il giorno della pronuncia della corte d’assise di Palermo rende delle dichiarazioni e sostiene testualmente che ‘il governo Berlusconi non ha mai ricevuto nel ’94 e negli anni a seguire nessuna minaccia dalla mafia o dai suoi rappresentanti’ e continua rivendicando l’operato dei governo”.

Circa redazione

Riprova

Agente penitenziario sottoposto a test omosessualità: condannato Ministero

Era stato sottoposto a “controlli psichiatrici volti all’accertamento della propria omosessualità”. Per questo motivo un …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com