Primo evento laterale organizzato a New York dalla ‘Fidapa Bpw Italy’in occasione del CSW61

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Fiorella Ialongo il seguente articolo:

A New York, oggi, 15 marzo, la Presidente della ‘FIDAPA BPW Italy’ Pia Petrucci e la Consigliera di Parità Nazionale Franca Cipriani, aprono i lavori della tavola rotonda dal tema: ‘C’è un valore aggiunto ad essere un imprenditore donna, un’imprenditrice? Se si aggiungesse il valore del brand del proprio paese?’

Una visone positiva, costruttiva del ruolo del donne e della loro diversa forza di affrontare situazioni di crisi, donne in grado di contribuire ad una crescita economica del proprio paese in modo strutturato ed innovativo.

Intervengono: Monica Parrella, direttore generale del Dipartimento per le Pari Opportunità, Presidenza italiana del Consiglio dei Ministri; Elena Centemero – Presidente Uguaglianza e non discriminazione commissione del Consiglio europeo, Rossella Del Prete – Professore di Storia Economica, Università degli Studi del Sannio – Coordinatore Scientifico Kinetès SRL spin off unisannio, Alberto Milani – Presidente Italia-America Chamber of Commerce, Inc. ; Beatriz Vidigal Xavier Da Silveira Rosa – Imprenditrice brasiliana ingegnere nel settore della difesa; Zeinab Mirza – commentatore politico e docente presso l’Università americana  a  Beirut – Libano; Paola Del Zotto Ferrari – Fondatore e Direttore di organizzazioni senza scopo di lucro, per l’impegno della comunità internazionale e l’imprenditorialità; Silvina MoschiniMiss_Internet, Endeavor imprenditore e fondatore di SheWorks; Maria Elena Elverdin Presidente della Federazione Internazionale delle donne nelle carriere legali; Francesca Burack – imprenditrice  e consulente per le professioniste  New York City, Sandra Scagliotti Console Onorario del Vietnam.

Modera: Bettina Giordani, imprenditrice e leader di comunicazione per FIDAPA BPW Italia, commenta Linda Laura Sabbadini – Direttore – Istituto Nazionale Italiano di Statistica.

Dalle note di Bettina Giordani:

L’empowerment economico delle donne nel mondo del lavoro che cambia è al centro di CSW61. Dati economici rilevanti mostrano che vi è una forte necessità di imprenditori innovativi capaci di rinnovare o di inventare un nuovo tipo di economia. Allo stesso tempo, gli economisti e gli studiosi concordano e sottolineano che le donne imprenditrici sono una forza sotto-sfruttata in grado di riaccendere l’espansione economica. Le donne sono una realtà in crescita.  Questo potrebbe essere un valore aggiunto.  Abbiamo dati, esperienze a sostegno di questa tesi? Che tipo di start-up preferiscono avviare? Sembra che la maggior parte delle imprese avviate siano aziende artigianali con pochi o nessun piano di crescita, a volte una soluzione di lavoro autonomo per superare la mancanza di lavoro. In effetti, alcune delle imprenditrici più famose lo sono diventate per eredità o per la partecipazione attiva ad imprese familiari. La nostra visione è che le donne possono essere grandi leader aziendali e che possono modificare i valori che guidano il cambiamento.

I dati ci stanno offrendo un altro punto di vista: la maggior parte degli studenti laureati universitari sono donne. Stiamo davvero sfruttando tutte queste potenzialità? Quali sono le possibili cause che ostacolano questo processo? L’accesso ai fondi, la conciliazione famigliare o più semplicemente un’attitudine specifica delle donne? Le donne hanno un punto di vista diverso verso l’economia e la loro presenza in posizioni di sostanza lo dimostra, ma forse manca a livello generale una capacità di sfruttare a pieno una visione globale del mercato.  Vorremmo analizzare la possibilità che un atteggiamento speciale di cura, all’inclusione, alla diversità e la capacità di sfruttare le tradizioni locali, le eccellenze del proprio paese, il brand, possano essere il vero valore aggiunto ad avviare diversi tipi di imprese. Valorizzare a pieno il ‘made in Italy’, il branding del proprio paese potrebbero essere utilizzato dalle donne per diventare imprenditrici innovative a livello mondiale. Nel nostro dibattito, avremo la possibilità di rivedere i dati, le esperienze locali e condividere idee per capitalizzare su di esse.

Al CSW60 abbiamo discusso e condiviso il concetto che l’inclusione delle donne accelera il raggiungimento del nostro obiettivo di pieno sviluppo sostenibile. Il nostro obiettivo è l’empowerment delle donne e la piena realizzazione dei diritti umani per tutte le donne e le ragazze. Ci rendiamo conto che questi passaggi sono fondamentali per l’attuazione dell’Agenda 2030 e per il raggiungimento del Planet 50-50 entro il 2030.

Dove siamo un anno dopo?

 

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