E’ stato costruito il primo batterio sintetico con un Dna ‘minimo’ in grado di farla sopravvivere. Descritto sulla rivista Science, segna un passo decisivo verso la realizzazione della vita sintetica. E’ stato ottenuto negli Stati Uniti dal gruppo di Craig Venter, il pioniere che dal 1995 insegue il sogno della vita costruita in laboratorio. La cellula appena prodotta si chiama Syn 3.0, ha appena 473 genie ognuno di essi svolge una funzione indispensabile alla vita. Il risultato apre anche la strada alle prime applicazioni della vita artificiale: su questo kit di base comune a tutti i viventi sarà possibile in futuro innestare specifiche funzioni per ottenere batteri con specializzazioni particolari, come produrre biocarburanti o bonificare terreni e acque contaminati.
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