Primi spassi

 La Libera Università dell’Educare nata nel dicembre dell’anno scorso avvia il programma stabile “Primi spassi”, ovvero i patti educativi realizzati con le agenzie della formazione con  il filone della formazione specializzata nel  turismo educativo. Sarà questo, in pratica,  uno dei piloni su cui si basa l’intera esperienza che faranno  capo alla  Fondazione di Comunità, individuata dall’Ocse, dall’Unops e dall’Organizzazione Mondiale della sanità, come uno dei più interessanti casi mondiali di sperimentazione di modelli di welfare e sviluppo locale. Il primo incontro in calendario sarà rivolto a professionisti  come insegnanti, psicologi, educatori, assistenti sociali, pediatri, animatori ed amministratori pubblici che  partendo da profili diversi chiedono confronto ed aggiornamento.   Si terrà infatti lunedì 8 aprile  la “conversazione circa la genitorialità” intitolata “Educazione sentimentale” con Salvatore Rizzo, socio fondatore della cooperativa sociale Ecos-Med e presidente del Consorzio Sol.E, Loredana Pumo, coordinatore LUdE, e Lucrezia Piraino, consulente filosofica. Prosegue quindi il programma permanente di infrastrutturazione sociale  dedicato al quartiere Camaro di Messina, con  forme di assistenza alle famiglie fin dal primo vagito del nuovo nato: informazione, accoglienza, buone prassi, consigli pratici, animazione sociale di condominii e piazze con la lettura a voce alta di favole. “Primi spassi” è un programma stabile, avviato nel gennaio 2012 e destinato a proseguire nel tempo e realizzato con il sostegno economico della Caritas Italiana (fondi CEI 8Xmille Italia) ed il partenariato delle cinque parrocchie del quartiere, del Comune di Messina, della Caritas diocesana, della sezione messinese dell’Associazione culturale pediatri, delle associazioni musicali della città. Il programma punta sulla conoscenza e sulla pratica di alcuni comportamenti virtuosi da parte delle figure che accudiscono il bambino ed in particolare della madre. Tra questi comportamenti ed attenzioni ci sono l’allattamento naturale al seno, la promozione della lettura precoce a voce alta e l’educazione all’ascolto della musica accanto a pratiche di adozione sociale di quei nuclei familiari in particolari condizioni di rischio. Tutte prassi ampiamente sperimentate ed adottate in più paesi e che l’Organizzazione mondiale della sanità indica come essenziali fattori di protezione e di promozione della salute del bambino e della sua famiglia.  La scelta per l’avviamento del progetto  è caduta sul quartiere di Camaro di Messina in cui ricade Forte Petrazza, sede di Fondazione di Comunità di Messina, perché si tratta di un’area urbana caratterizzata da bisogni urgenti ed effettivi, come dimostrano diversi indicatori di disagio sociale, culturale ed economico. Dal gennaio del 2012, le famiglie del quartiere in cui è nato un nuovo cittadino hanno ricevuto la visita degli operatori del programma e dei volontari coinvolti. Nel corso della prima visita gli operatori hanno offerto ai genitori l’opportunità di stare dentro una rete sociale in grado di offrire sostegno ed accesso ai servizi. Il realtà l’aspetto più interessante e motivante di questa iniziativa è la proposta su come promuovere ed orientare la formazione del cittadino in aree a rischio per partecipare pedagogicamente alla formazione della città coniugando educazione civile con centri di aggregazione giovanile e servizi educativi territoriali.  Si intende poi individuare ciò che, sul piano pratico, nel nostro contesto, ha la forza, il carattere, lo spessore, la profondità, la qualità per innescare un evento di crescita, allo stesso tempo intendendo anche l’intera città come “cosa” destinata all’educazione, palestra di apprendimento dei valori pubblici.

 

Rosaria Palladino

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