Primarie:voto farsa dalla Lega al PD,scontati i vincitori

di Andrea Viscardi

Nel PD si sa chi vincerà, il rito del voto è servito più che altro a chi aveva bisogno di un bagno mediatico per farsi conoscere, non a caso quello che più ha appassionato i militanti è stato il continuo scontro tra i candidati che si sono cimentati in reciproci attacchi al vetriolo,facendo venir ancor più alla luce la situazione di completa confusione in cui versa attualmente il partito. L’ultimo vincitore della gara fu Bersani che sembrava agli occhi dei media quasi un messia,il detentore della ricetta magica che avrebbe salvato il Paese, liberandolo dal giogo asfissiante di Berlusconi; invece le urna decretarono per lui una debacle che lo costrinse a chiedere,genuflesso, i voti a Grillo che lo respinse senza mezzi termini.Oggi i candidati sono tre. Renzi, Cuperlo e Civati che si azzuffano col sorriso sulle labbra,ma si sa che prevarrà il primo.Del resto Cuperlo e Civati erano, fino a qualche mese fa, sconosciuti al grande pubblico e solo grazie alla sfida lanciata al sindaco di Firenze hanno conquistato un po’ di notorietà.Allo stato delle cose è difficile dire se Renzi sia il migliore, anche perché bisogna vederlo all’opera a livello nazionale ed all’interno del suo partito dove si troverà a fronteggiare dei veri e propri strateghi della politica(vedi D’Alema e non so se mi spiego) che gli renderanno la vita non facile. Di certo il Matteo nazionale è un grande affabulatore, dote che unita al suo innato populismo l’hanno portato alla vittoria ed alla realizzazione di un nuovo compromesso storico che vede sotto lo stesso tetto ex comunisti ed ex democristiani,anche se all’interno del PD c’è qualcuno che definisce il fiorentino il cavallo di Troia insinuato dalla destra nell’accampamento del PD. Sarà in grado Renzi di far crescere l’alberello del PD? Nei prossimi mesi avremo la risposta. Gli auguriamo di non finire come l’altrettanto famosa sua concittadina,la bistecca:alla brace.Dando un breve sguardo a casa Lega la vittoria di Salvini era scontatissima contro un Bossi stanco e confuso nonché distrutto dagli scandali che hanno coinvolto la sua famiglia e fatto tramontare di fatto il sogno leghista di una .repubblica padana. Auguri anche a Salvini che si accinge a portare addosso una croce che sarà difficile posare.

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