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“L’esecuzione fu terribile ma impossibile dire no”. Un videomessaggio agghiacciante quello di Erich Priebke, che è stato oggi diffuso oggi dal suo legale. L’ex generale delle Ss, precisa inoltre che “Schutz, l’organizzatore della rappresaglia, disse: ‘E’ un ordine di Hitler, chi non lo vuole fare è meglio si metta dalla parte delle vittime e verrà fucilato’”. La prima parte del video è dedicata invece all’attentato di via Rasella: “Il Gap, i comunisti italiani, fecero attentato contro compagnia polizia tedesca, erano uomini dell’Alto Adige, dunque italiani. Sapevano che dopo l’attentato viene la rappresaglia”, dichiara Priebke nel videomessaggio, quasi addossando agli italiani la colpa di quanto successo.
Intanto il legale dell’ex generale, cerca di placare le polemiche scoppiate sul presunto ‘non pentimento’ dell’ex generale delle SS. Nel corso di un’intervista rilasciata alla radio web Oltre radio, ha infatti dichiarato: “Priebke ha incontrato, in forma privata, familiari di alcuni caduti delle Fosse Ardeatine: non è vero che Priebke non si è pentito”.
Giallo su luogo custodia salma. Carnefice da vivo, disprezzato da morto al punto che quello della sepoltura sta diventando un caso di Stato. E’ giallo infatti sul luogo della sepoltura eterna per Priebke. La slama dell’ex capitano delle SS, , dovrebbe ancora trovarsi all’aeroporto di Pratica di Mare, a pochi chilometri da Roma, dopo che ieri era stata data per certa l’uscita del feretro verso destinazione ignota. La bara di Priebke e’ stata portata all’aeroporto militare, nella notte fra martedi e mercoledi, dopo i funerali tenuti ad Albano Laziale. Non e’ ancora chiaro quando e dove verrà sepolta. Intanto però la famiglia del boia delle Fosse Ardeatine parla di sequestro, come si apprende dall’Ansa: “il figlio di Priebke vuole sapere quando e dove la salma del papà gli verrà restituita”. A dichiararlo all’agenzia di stampa, l’avvocato Paolo Giachini, spiegando che la famiglia ha rinnovato il mandato chiedendogli di rivolgersi alle autorità per avere certezze sulla salma.
