Presentazione in anteprima, stasera a Sant’Agata sui Due Golfi, del libro ‘Don Alfonso 1890 – Salvatore Di Giacomo e Sant’Agata sui Due Golfi’, del senatore Raffaele Lauro

È per stasera, in piazza Sant’Agata, Sagrato della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Sant’Agata sui Due Golfi (Massalubrense), l’ appuntamento più atteso del 2017 nella Terra delle Sirene. Parliamo della presentazione in anteprima, alla presenza dell’autore, del libro ‘Don Alfonso 1890 – Salvatore Di Giacomo e Sant’Agata sui Due Golfi’, ultimo in ordine di tempo firmato del senatore sorrentino Raffaele Lauro.

Un fitto romanzo celebrativo supportato da consistenti fonti, che penetra nei vari aspetti: storico, culturale e turistico della Terra delle Sirene, che riunisce in sé bellezza e fertilità, arte e cultura, indiscutibili.

Il Don Alfonso 1890 ne rappresenta il simbolo massimo nella ristorazione e nell’ospitalità di livello top, e la clientela proveniente da tutto il Mondo continua a testimoniare la sua fiducia con una presenza costante a quella che considera l’inimitabile testimonianza della piu attenta e puntuale ricerca nell’Alta Cucina Mediterranea. La massima espressione che porta tuttora ai vertici l’immagine della Campania e dell’Italia nel Mondo.

Il pluristellato Don Alfonso è stato tra l’altro insignito anche del primato di eccellenza in Italia secondo il giudizio della clientela mondiale ed è il quinto in ambito mondiale, sempre a giudizio degli avventori provenienti dai cinque continenti che continuano a premiare il Don Alfonso e la sua eccezionale Brigata, l’ottimo Staff di Sala e di Amministrazione, con una presenza puntuale e prenotazioni fiume.

Insuperabile per qualità, creatività, tecnica, genuinità ed eccellenza degli ingredienti, servizio, accoglienza, location: questo il giudizio degli ospiti che sottolineano, nei giudizi, di sentirsi trattati da re e di aver mangiato divinamente.

La serata odierna renderà merito anche a questo eccezionale risultato che supera ogni altro riconoscimento di settore.

Il programma odierno prevede il benvenuto agli ospiti dei padroni di casa Alfonso e Livia Iaccarino. Di seguito, i saluti istituzionali di Lorenzo Balducelli, primo cittadino di Massalubrense; l’ introduzione del direttore Rai Vaticano Massimo Milone che modera anche l’incontro.

Intervengono: il presidente dei Jeunes Restaurateurs d’Europe, Ernesto Iaccarino; il saggista Riccardo Piroddi; l’avvocato Salvatore Ravenna;  il giornalista Antonino Siniscalchi; Sergio Corbino, consigliere Accademia Italiana della Cucina e fondatore dell’Università della Cucina Mediterranea. Conclude sono l’on. Ettore Rosato, presidente Gruppo PD Camera dei Deputati.

A seguire, il concerto della cantante Francesca Maresca; al pianoforte, il maestro Luigi Belati. Nel repertorio, le più significative canzoni di Salvatore Di Giacomo, citate tra l’altro nel romanzo. Sei brani, in omaggio allo stesso celebre autore e poeta napoletano, che è stato graditissimo ospite a Sant’Agata dal 1909 al 1930; Lucio Dalla, amico carissimo di Alfonso e Livia; Mireille Mathieu, che nel 1997 fu protagonista di una eccezionale serata che si tenne proprio al Don Alfonso

Il libro di Raffaele Lauro racconta con verve ed efficacia documentale la rappresentativa storia imprenditoriale e gastronomica di Alfonso Costanzo Iaccarino e del nipote, Alfonso Iaccarino che ha portato la già prestigiosa location ai livelli di massima importanza in campo mondiale.

Al raggiungimento di questi traguardi hanno contribuito e contribuiscono in maniera concreta con il loro fondamentale apporto Livia Addario moglie dello chef Alfonso, enogastronoma che guida la clientela, garantendo il giusto orientamento nel rispetto del gusto e delle aspettative individuali, ed i figli: Mario, prezioso consulente in Sala ed impegnato nel delicato compito della cura e guida delle varie prestigiose location mondiali, ed Ernesto al quale Alfonso ha deciso di passare la guida della eccellente Brigata, quando ha scelto di curare personalmente la tenuta’Le Peracciole’ di Punta Campanella, con una insuperabile vista su Capri.

La salute del cliente non deve mai essere seconda al gusto: questa l’impostazione di chef Alfonso sulla quale ha influito la decisiva conoscenza di Ancel Keys, ‘il vero promotore internazionale della Dieta mediterranea’,  che ha rafforzato ulteriormente la passione innata dello chef per il sano ed il genuino e la promozione delle eccellenze territoriali, tesoro e cultura di un popolo.

Chef Ernesto, che è a capo da anni della Brigata del pluristellato e plurinsignito Don Alfonso 1890, ha tra gli altri il grande merito di avere ideato piatti, subito divenuti famosi, che hanno portato il ‘Don Alfonso 1890’ su vette ancora più alte, e che costituiscono nuova linfa per la già eccellente carta, nella quale coesistono comunque i grandi classici: piatti tutt’oggi richiesti insistentemente dai clienti, che ormai fanno parte della storia.

Nel libro, l’autore parla di tanti personaggi celebri della canzone classica napoletana, della lirica, della cultura e della politica, amici e sostenitori di don Alfonso Costanzo, alla Pensione Iaccarino e a Sant’Agata sui Due Golfi, ad Agerola: Enrico Caruso, Salvatore Di Giacomo, Roberto Bracco, Francesco Cilea, Norman Douglas e il sorrentino Saltovare; tanti altri ancora, ministri, scrittori, poeti, artisti. Invece, nella seconda parte, l’autore volge l’attenzione agli estimatori dello chef pluristellato Alfonso Iaccarino e della moglie Livia: i presidenti della Repubblica, Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi, i famosi cantanti Lucio Dalla e la francese Mireille Mattieu; il fratello dell’autore Nello Lauro.

La narrazione è forte di una consistente documentazione storica, dall’emigrazione in America Di Alfonso Costanzo Iaccarino, alla ricerca di lavoro, a quattordici anni e da solo. Interessante si presenta lo spaccato sull’emigrazione italiana di fine ‘800 e la Qurstione meridionale; con essa emergono i drammi, di interesse economico, sociale e psicologico. Poi, la caccia alle quaglie, da sempre la passione dei santagatesi, uomini e donne di ogni età che porta ad analizzare, per la prima volta, lo sviluppo economico del borgo, dall’800 al 900 e sottolinea l’importanza  della conoscenza  dei piatti popolari della cucina tradizionale tipica che rappresentano una espressione di grande rilievo della cultura dei santagatesi.

Interessante la parte dedicata, ad esempio, al brodino di tordo somministrato ai neonati nello svezzamento, in quanto ricco di principi nutritivi, digeribile e, particolare pure di rilievo, gradevole al gusto anche dei più piccini.

Don Alfonso Iaccarino è un personaggio di livello mondiale e la sua storia gastronomica viene da lontano, non è un vicenda improvvisata, come tante altre ma si intreccia intimamente con quella di un luogo unico, come Sant’Agata sui Due Golfi, e di una comunità umana notevole,   afferma con vigore Raffaele Lauro, orgoglioso del suo emozionante lavoro, attraverso il quale si dichiara lieto di elevare un monumento letterario di gratitudine personale e collettiva alla dinastia degli Iaccarino, a Salvatore Di Giacomo e a Sant’Agata sui Due Golfi.

A lui si unisce un esercito di sostenitori della famiglia Iaccarino e di estimatori della loro pluristellata e plurinsignita ma soprattutto pluriapprezzata Cucina Mediterranea di Eccellenza, che brilla come la stella più fulgida della Ristorazione italiana nel Mondo.

Teresa Lucianelli

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