Presentazione del libro ‘Il nuovo terzo mondo dei performance studies’ di Richard Schechner il 23 maggio al Teatro Argentina di Roma

Mercoledì 23 maggio (ore 16.30) nella Sala Squarzina del Teatro Argentina

Presentazione del libro di Richard Schechner

 

Il nuovo terzo mondo dei performance studies

a cura di Aleksandra Jovicevic (ed. Bulzoni, 2017)

ingresso libero

 

In occasione del conferimento del Dottorato di Ricerca honoris causa allo studioso, teorico teatrale e regista statunitense Richard Schechner, il 24 maggio alla Sapienza Università di Roma, il Teatro Di Roma ospita nella Sala Squarzina del Teatro Argentina, mercoledì 23 maggio (ore 16.30), la presentazione del suo libro Il nuovo terzo mondo dei performance studies (edito da Bulzoni), a cura di Aleksandra Jovicevic.

Insieme all’autore Richard Schechner, saranno presenti la curatrice del volume prof.ssa Aleksandra Jovicevic (Sapienza Università di Roma), il prof. Marco De Marinis (Università di Bologna), il prof. Fabrizio Deriu (Università di Teramo), la prof.ssa Valentina Valentini (Sapienza Università di Roma). Con la collaborazione anche di Ilenia Caleo (performer, dottoranda a Sapienza Università di Roma) e Sergio Lo Gatto (giornalista e critico, dottorando e collaboratore alla Sapienza Università di Roma) discuteranno e analizzeranno le diverse dimensioni performative, che già nel testo si intrecciano e si approfondiscono in una ricerca che coniuga passione teorica e prassi artistica.

Un incontro per conoscere e scoprire da vicino il pensiero del fondatore della disciplina dei “performance studies”, un teorico innovativo che da decenni si interroga sulle relazioni tra il teatro occidentale e il rituale, sul processo trasformativo che unisce attore e spettatore. Quanto abbiano ricevuto in eredità i giovani artisti e studiosi posti al margine dalla storia, insieme a quei vecchi esponenti della neoavanguardia ritiratisi da tutte le battaglie politiche e culturali, a causa della politica del potere e dell’aggressività del teatro.

Schechner ha fondato nel 1980 il dipartimento di Performance Studies alla New York University, dal 1966 ha dato alle stampe la rivista The Drama Review, ma ha anche ideato spettacoli e performance. Il suo The Performance Group, famosa compagnia parte del movimento della neoavanguardia americana, ha moltiplicato lo spazio scenico e il coinvolgimento del pubblico. Sia nella sua produzione teorica che nelle esperienze performative si rintraccia un’autentica dimensione politica, che si esprime nel sogno che l’arte possa davvero cambiare qualcosa, che la teoria possa uscire dalle accademie e avere un impatto nella società determinando e influenzando un cambiamento. Uno studioso attento del teatro orientale e teorico del teatro interculturale, inteso come luogo di contaminazione fra culture diverse, uno dei pochi che si è assunto la responsabilità di opporsi alle ingiustizie del mondo odierno e di combattere per la sua normalizzazione, nella convinzione che artisti e teorici debbano sempre schierarsi dalla parte dei più deboli.

Richard Schechner è uno studioso rigoroso e un intellettuale indipendente, portatore di una visione appassionata della società e dell’arte, capace di esprimere con uno stile e una scrittura teorica limpida e convincente le sue idee estetiche e politiche. Il nuovo terzo mondo dei performance studies è la terza raccolta dei suoi scritti pubblicata in italiano, dopo i libri curati da Valentina Valentini (Bulzoni, 1984) e da Fabrizio Deriu (Bulzoni, 1999).

Biografia Richard Schechner

Professore emerito, teorico e regista teatrale statunitense (n. Newark 1934), fondatore del Performance Studies Department presso la Tisch School of the Arts della New York University, ha fondato The Performance Group (1967) e East Coast Artistic Group (1991), compagnie teatrali con le quali ha realizzato allestimenti innovativi e sperimentali. Tra le sue opere si ricordano in particolare: Dionysus in 69 (1968); The Thoot of Crime da S. Shepard (1973) e The ; Faust gastronome (1993) dall’opera di Goethe; Hamlet (1999) di W. Shakespeare; Waiting for Godot (2002) di S. Beckett; Timbuktu (2006) di P. Auster e S. Stanescu; Amleto (2007, 2009) di W. Shakespeare. Tra le sue pubblicazioni: The end of humanism: Writing on performance (1982), Performance studies: an Introduction (2002), Over, under, and around (2004).

TEATRO DI ROMA _ Teatro Argentina_ Largo di Torre Argentina, Roma

Biglietteria: tel. 06.684.000.311/314 _ www.teatrodiroma.net

 

 

Circa Redazione

Riprova

Una Pasqua ricca di sorprese. A Zoomarine è grande attesa per alcuni protagonisti di “Mare Fuori”, ma anche Bing e Flop e Charlotte M

Dal 30 marzo all’1 aprile 2024 Dietro le quinte di un successo, quello di “Mare …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com