Politica monetaria e consumi

L’area euro si trova in una trappola di liquidità dalla quale si tenta di uscire attraverso un allargamento quantitativo della politica monetaria attraverso l’acquisto di titoli del debito pubblico. L’allargamento ha sempre agito attraverso il canale bancario, anche se con titoli privati di origine bancaria. Con un intervento sul mercato dei titoli pubblici si aggiungerebbe un parallelo canale di trasmissione rispetto a quello bancario: i portafogli di attività finanziarie delle società finanziarie, delle banche e delle famiglie, i quali sarebbero sollecitati a modificare la loro composizione verso attivi con maggiore rendimento e rischio rispetto ad i titoli pubblici. Il tutto per evitare un rischio reale di deflazione e dare impulso ad i consumi attraverso gli investimenti. Il Presidente della Commissione Europea metterà in campo la possibilità di investimenti infrastrutturali a livello europeo. L’importanza della proposta di Junker potrebbe arrivare ad una gestione coordinata della politica economica europea. Il tutto, naturalmente unito, ad un intervento nazionale a sostegno dei redditi più colpiti dalla crisi. Il nostro governo ha scelto per il 2015 lo stimolo ai consumi a partire dalla conferma del credito d’imposta di 80 euro mensili con la sua nuova estensione alle famiglie con nuovi nati. Un altro fattore sta agendo sull’incremento del potere d’acquisto delle famiglie ed è collegato alla riduzione del prezzo dei prodotti petroliferi che dovrebbe, unitamente alla legge di Stabilità, creare le condizioni per un avvio di ripresa dei consumi.

Marco Novellino

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