PNRR, Draghi smentisce Meloni: “Non ci sono ritardi”

“Non ci sono ritardi nell’attuazione del PNRR: se ce ne fossero, la Commissione non verserebbe i soldi”.  E’ quanto ha voluto sottolineare ieri il Premier  nel corso della cabina di regia a Palazzo Chigi, dopo che la leader di FdI e futura Presidente del Consiglio Meloni – nel suo intervento alla riunione dell’esecutivo nazionale del partito – si era espressa così: “Ereditiamo una situazione difficile: i ritardi del Pnrr sono evidenti e difficili da recuperare e siamo consapevoli che sarà una mancanza che non dipende da noi ma che a noi verrà attribuita anche da chi l’ha determinata”.

PNRR, Draghi smentisce Meloni

Frase che non è affatto piaciuta all’ex BCE. “Il Governo  ha adottato tutte le misure necessarie a favorire una efficace attuazione del Piano”. Ora “spetta ovviamente al prossimo governo continuare il lavoro di attuazione, e sono certo che sarà svolto con la stessa forza ed efficacia” ha precisato Draghi.

Nella cabina di regia dello scorso dicembre, avevo chiesto il massimo sforzo per continuare a portare avanti il Piano” e “grazie al vostro lavoro, oggi possiamo dirci pienamente soddisfatti dei risultati raggiunti”, ha incalzato Draghi ringraziando “tutti coloro che hanno lavorato a questo documento.”

“Obiettivi raggiunti”

“Il Pnrr – ha aggiunto – ha un modo molto semplice e trasparente per valutare a che punto è la sua realizzazione: il numero di obiettivi e traguardi raggiunti alla fine di ciascun semestre. Dal raggiungimento di questi obiettivi, e da nient’altro, dipende il disborso delle risorse europee. Nel primo semestre del 2022, l’Italia ha raggiunto ancora una volta tutti gli obiettivi del Pnrr, come ha accertato la Commissione Europea la scorsa settimana. L’Italia potrà ricevere altri 21 miliardi di euro, dopo i 45,9 miliardi ricevuti negli scorsi mesi”.

Meloni detta la linea

Intanto, ieri si è tenuta riunione dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia, con la presidente Giorgia Meloni. “Rispetto tutti i partiti della coalizione e il mio partito, ma non mi farò imporre nomi che non siano all’altezza della situazione, perché il momento per l’Italia è delicato”, è quanto avrebbe detto la presidente del Consiglio in pectore.

Non mi risulta” che ci sia un veto sull’approdo di Matteo Salvini al Viminale, “comunque adesso stiamo andando a questa riunione per capire il quadro. Poi sarà Giorgia Meloni, quando riterrà, a informarvi”, aveva invece detto il deputato di FdI Fabio Rampelli, rispondendo ai giornalisti prima di entrare nella sede del partito. “Polemiche? Non so dove siano queste polemiche sinceramente, ci sono tre partiti che devono comporre un governo, è normale che discutano anzi mi pare che le cose stiano andando benissimo”.

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