Pierce Brosnan bloccato con un coltello da 25 centimetri in aeroporto

Chissà cosa penserebbe James Bond, se esistesse, del suo (ex) alter ego cinematografico Pierce Brosnan. L’attore si è fatto beccare con un coltello da caccia ai controlli in aeroporto. La lama (25 centimetri) era nascosta nello zaino, una mossa che poco si addice a un agente segreto. Brosnan non ha chiaramente eluso la sorveglianza dello scalo di Burlington, in Vermont. Come riporta il Daily Mail, l’attore era diretto a Detroit e viaggiava con il figlio più piccolo, il 14enne Paris. Gli agenti della sicurezza (Tsa) degli scali americani, individuato il coltello, lo hanno fermato e fatto uscire dalla fila per subire un controllo più accurato. Alla fine, nonostante le rimostranze dell’attore, gli hanno solo confiscato lo lama e lo hanno lasciato andare senza trattenerlo o contestargli alcun reato. Più che da 007, una scena da film di Totò.  Le norme Usa sulla sicurezza aerea, introdotte dopo l’11 settembre, di solito molto severe su tutto, lasciano alla totale discrezionalità degli agenti della Tsa (Transportation Security Administration) – già finiti sotto i riflettori per essersi fatti passare sotto il naso di tutto, inclusi esplosivi ed armi, nel 95% dei controlli di verifica fatti da agenti sotto copertura – decidere se trattenere la persona che ha tentato di salire a bordo con oggetti proibiti, incluse armi come un coltello. Ma nonostante il trattamento di riguardo, secondo alcuni testimoni,  Brosnan si è infuriato: “Non possono crede che lo abbiano fatto”, è stato sentito dire. La legge è uguale per tutti in America, ma per alcuni ancora di più.

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