Aggiustare una panchina, censire alberi e piante, pulire giardini, vivendo così un’esperienza di servizio e cittadinanza attiva, nel segno dell’amore per l’ambiente e della cura dei beni comuni. Queste alcune delle attività che hanno coinvolto i giovanissimi scout – oltre 250 bambini e bambine di 11 anni, provenienti dalle province di Caltanissetta, Enna, Ragusa, oltre che da Caltagirone e dal comprensorio calatino -, protagonisti dell’incontro regionale “Grandi Cose”, promosso dall’Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani), svoltosi a Caltagirone da venerdì 13 a domenica 15 giugno. Il quartier generale è stato il Palasport “Don Pino Puglisi”, ma i piccoli scout sono stati all’opera anche in numerosi altri luoghi della città.
Per tutto il fine settimana, i giovani lupetti e coccinelle e le loro guide educative si sono impegnati nella realizzazione di azioni concrete sul territorio cittadino, grazie alla collaborazione delle associazioni di volontariato locali – Legambiente, Ramarro, Civita, Extopia e cooperativa Iride – e con il sostegno dell’Amministrazione comunale.
Domenica mattina, il vescovo di Caltagirone, Calogero Peri, ha voluto porgere personalmente il proprio saluto ai partecipanti, sottolineando il valore della missione educativa dell’Agesci, ispirata agli ideali di servizio e fraternità promossi da Sir Robert Baden-Powell, fondatore del movimento scout.
Canti, preghiere e momenti di condivisione hanno concluso una manifestazione che ha posto Caltagirone al centro di una serie di iniziative dedicate all’educazione al rispetto dell’ambiente, al diritto alla partecipazione alla vita pubblica e alla fraternità tra i popoli.
La responsabile della zona calatina dell’Agesci, Flavia Consoli, ha espresso un sentito ringraziamento all’assessora alle Politiche giovanili, Micol Liardo, “per il prezioso supporto fornito nella realizzazione dell’evento”. E l’Amministrazione comunale, con il sindaco Fabio Roccuzzo e la stessa assessora Liardo, ha ringraziato l’Agesci “per avere scelto la nostra città come sede di un evento così significativo, che ha saputo unire educazione, volontariato e cittadinanza attiva, valorizzando il patrimonio umano e sociale di Caltagirone”.