Un'immagine di oggi 20 agosto 2011, mostra alcuni piccioni che cercano refrigerio sul bordo di una fontana a Napoli. ANSA / CIRO FUSCO

Piccioni-spia durante la Guerra Fredda

La Cia ha declassificato documenti che raccontano come piccioni furono addestrati a volare clandestinamente sull’Urss e fotografare obiettivi sensibili in piena Guerra Fredda. Lo scrive la Bbc in un reportage da Langley, Virginia, sede dell’agenzia di intelligence Usa.

I file desecretati rivelano come gli stessi piccioni viaggiatori, da sempre usati per inviare messaggi grazie alla loro capacità di ritrovare sempre la strada di casa, fossero in grado di depositare ‘cimici’ per ascoltare il nemico su davanzali e balconi e come delfini furono addestrati a compiere missioni subacquee. L’operazione-piccione risale agli anni ’70 ed aveva il nome in codice Tacana. I documenti spiegano come gli uccelli fossero in grado, dopo la preparazione, di essere liberati in zone specifiche e rientrando nelle basi Usa, fornire informazioni preziose grazie alla piccola fotocamera automatica che portavano addosso. Non è chiaro se alcuna missione sia mai stata portata a termine: quella parte di documenti resta segreta.

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