Piacenza. Proteste e fumogeni davanti all’Ikea

 

È ancora alta la tensione all'Ikea di Piacenza: scontri e fumogeni ed almeno dodici medicati al pronto soccorso tra manifestanti e forze dell'ordine. Dopo la giornata festiva questa mattina il presidio è ripreso davanti ai cancelli dello stabilimento a Le Mose, periferia della città. Protagonisti i facchini che aderiscono ai sindacati Cobas. Un’agitazione che prosegue ormai da due settimane. I manifestanti con alcuni giovani dei centri sociali, avrebbero impedito ai lavoratori di entrare in azienda. Sarebbero così scoppiati i primi concitati scontri con le forze dell'ordine in cui un manifestante è rimasto contuso. Intorno alle 9 gli scontri sono terminati e i pullman che trasportavano i lavoratori sono potuti entrare nello stabilimento. Alle 10  però un nuovo scontro tra le due ‘fazioni’ ha bloccato nuovamente i cancelli ed è iniziata una mediazione che ha visto impegnati il sindaco di Piacenza Paolo Dosi e l'assessore comunale al Lavoro Luigi Rabuffi. Fallito ogni tentativo di accordo, le forze dell'ordine hanno portato via a forza le persone che bloccavano i cancelli, un intervento che ha visto impegnato in prima persona anche il questore di Piacenza, Rino Germanà. Ne sono seguiti scontri con il lancio di fumogeni ed il ferimento di altri manifestanti e di due appartenenti alle forze dell'ordine che sono stati medicati al pronto soccorso del Polichirurgico di Piacenza. La situazione resta molto tesa e nel pomeriggio è atteso un nuovo incontro e tentativo di mediazione con il sindaco Dosi 

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