Pescatori indiani uccisi. Due marò italiani in custodia giudiziaria

 Sono ritenuti colpevoli della morte di due pescatori locali, avvenuta il 15 febbraio scorso, i due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che le autorità indiane hanno tratto “in custodia giudiziaria” e sottoposti a interrogatorio. Nessun accordo è stato raggiunto, nonostante la riunione tra la delegazione italiana e i funzionari indiani sulla gestione della vicenda della Enrica Lexie. A riferirlo, la Farnesina: “I contatti e la collaborazione tra i due Governi sono ritenuti essenziali ai fini dell’accertamento dei fatti, di fronte ad atti unilaterali che sono in corso da parte delle autorità di polizia fronte ad atti unilaterali che sono in corso da parte delle autorità di polizia- ha proseguito la Farnesina- sottolineando che l’assistenza e la tutela dei nostri connazionali coinvolti è assicurata dal Console Generale d’Italia a Mumbai che, in contatto con l’Unità di Crisi della Farnesina e in collegamento con gli esperti dei tre ministeri, è presente a tutte le attività poste in essere dalle forze dell’ordine locali”. Il governo di Roma ritiene sia competente la magistratura italiana, essendo i fatti avvenuti in acque internazionali su una nave battente bandiera italiana, è stato precisato. Da parte italiana si è inoltre sottolineato che la presenza di militari a bordo di navi mercantili è regolata da una specifica legge italiana che risponde anche alle esigenze delle risoluzioni delle Nazioni Unite in materia di lotta alla pirateria. E’ stato ricordato in questo contesto che i militari sono organi dello Stato italiano e che pertanto godono dell’immunità dalla giurisdizione rispetto agli Stati stranieri.

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