‘Perchè entro in politica’: Vincenzo Minuto, veterinario d’attacco

“La politica è una cosa sporca… solo farabutti alla ricerca di facili guadagni… ignoranti che vogliono decidere per gli altri… pedine manipolate dai poteri forti…

E’ vero, è tutto vero, questo è quello in cui si è trasformata la politica in Italia. Le città invase da manifesti 6 per 3 con volti inquietanti, le cravatte alla moda al posto delle idee, i tailleur al posto delle proposte pochi slogan per coprire il vuoto pneumatico. Sono 30 anni che, come Don Chisciotte, combatto contro i mulini al vento, che vedo i poteri forti far finta di sposare la causa animalista e vedo leggi fatte per essere lette e creare consenso ma inapplicabili nei fatti”- così esordisce il dott Vincenzo Minuto, noto e stimato veterinario napoletano (studio in Piazza Poderico a Napoli) da sempre impegnato  nelle battaglie animaliste, già dai tempi del liceo (il Galilei al Vomero) mettendo spesso a repentaglio la sua stesa incolumità fisica. Perché la verità fa male e chi fa del male cerca in ogni modo di fare tacere chi il male lo combatte senza remore e senza compromessi, e gli ricorda quotidianamente quanto sbaglia e quanto sia da compatire. E cerca di bloccarlo nelle sue imprese criminali.

Vincenzo Minuto è così. Lo sa bene chi lo conosce da una vita. E lo stima proprio perché lo conosce. Come uomo, come veterinario, come musicista appassionato.

Ora ha deciso di entrare in politica e candidarsi al  Consiglio Regionale con il Partito Animalista, che sostiene De Luca come premier. Una scelta dettata dalla necessità di tutelare in sede istituzionale chi non ha voce e subisce quotidianamente violenze inenarrabili. Il coraggio di non voltarsi dall’altro lato per non farsi nemici o per riempirsi le tasche.

“Sono 30 anni che vedo animali avvelenati e nessuno che vuole fare qualcosa per impedire la libera vendita dei veleni, sono 30 anni che vedo animali maltrattati senza vedere condanne serie, sono 30 anni che nessuno vuole realmente fermare il traffico clandestino dei cuccioli dall’est europeo e sistematicamente me li vedo morire appena comprati e i negozi che li vendono sempre aperti” – continua il dott. Minuto con meticolosa precisione, ricordando una realtà che molti non conoscono e altri preferiscono ignorare.

“Il Covid 19 è la dimostrazione lampante di come lo sfruttamento indiscriminato degli animali e il carnivorismo  non etico  può  portare alla nascita di nuove malattie verso cui siamo impotenti. Il nostro dominio sulla natura è solo un’illusione.

Tutti gli studi criminologici affermano che gli autori di violenze efferate hanno spesso avuto un esordio in violenze sugli animali. Non punire e schedare chi tortura povere creature lascia libere di circolare persone potenzialmente pericolose anche per gli uomini” – l’analisi di questa agghiacciante  constatazione, non fa una piega. Viene da chi, tra i primi, avversari da tanti, ha gridato ai quattro venti e in ogni dove sui social, che cani e gatti non trasmettono il Covid all’uomo, e ha denunciato la strage silenziosa che si stava perpetrando in Italia, e non solo, di innocenti gatti e cani soppressi durante il lockdown da padroni ignoranti, di manifesti ideati e affissi da menti criminali che incitavano a eliminare gli animali domestici “per non correre il rischio di essere contagiati”.. Eresia!!

E Minuto stimola a riflettere chi vuole riflettere, soprattuttochi non è dissuaso a farlo dai soliti interessi personali, quelli che dustruggono il mondo da secoli.

“La nuova sfida è portata dai nuovi media, Facebook e Youtube, che ormai sono gravidi di immagini di violenza gratuita verso gli animali. La virtualizzazione della sofferenza ci allontana sempre di più dalla realtà e produce bisogno di emulazione” – denunzia a chiare lettere il medico a sostegno delle battaglie fondamentali a tutela degli animali, come degli uomini, soprattutto dei più deboli, cone deboli sono gli animali di fronte alla malvagità e alla spietatezza umana.

Il suo è un accorato appello alla coscienza civile e, allo stesso tempo, sarebbe un delitto ignorare: “La cultura dell’accudimento e dell’empatia deve prendere il posto della cultura della supremazia, il prendersi cura di esseri viventi indifesi deve trovare spazio nelle scuole dell’infanzia come via per la scoperta della tolleranza alla diversità e della circolarità dei sentimenti”.

“Tutti, anche i cosiddetti ceti meno abbienti “devono trovare nelle istituzioni un supporto che consenta loro di adottare animali al riparo dai costi veterinari che sono indubbiamente insostenibili per loro. Viviamo in uno stato che ti dà migliaia di euro se rottami l’auto e ti lascia solo se devi operare il tuo animale..  E, invece,  viviamo in un paese in cui si svuotano le case e si riempiono i canili”. Tristemente è così.

“Potrei continuare per ore ma, forse, sarebbe troppo lunga la lista. Mi offro per iniziare un dialogo che spero possa continuare in caso di esito positivo nell’elezione. – spiega il dott. Vincenzo Minuto, con la semplicità e l’umiltà che lo contraddistinguono – Chi mi conosce personalmente sa che ho sempre anteposto l’etica al guadagno: io lo so che siamo in tanti a pensarla così, tutti insieme possiamo farcela”.

Teresa Lucianelli

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