Per entrare in Regno Unito servirà un visto digitale

Novità in vista per l’ingresso nel Regno Unito per turismo, studio o lavoro. La segretaria di Stato per gli Affari Interni, Priti Sushil Patel, ha annunciato l’introduzione di un visto digitale, simile (anche nel nome) a quello già in vigore negli Stati Uniti e in Canada.

In pratica, le persone che arriveranno nel Regno Unito  senza visto o status di immigrazione dovranno richiedere un’autorizzazione elettronica di viaggio, denominata ETA, che sta per Electronic Travel Authorization (analoga all’ESTA americano).

Bisognerà compilare un formulario online, indicando le date del soggiorno e la motivazione del viaggio, tenendo conto che è necessario essere in possesso di un passaporto in corso di validità oppure (ma solo fino al 1° ottobre 2021) di una carta d’identità valida per l’espatrio. L’ETA determinerà, quindi, l’idoneità dei visitatori ad accedere al Paese.

Per quanto riguarda la durata, al momento è stato accennato che il visto digitale permetterà di soggiornare nel Regno Unito (che comprende anche le regioni autonome del Galles, dell’Irlanda del Nord e della Scozia) per un periodo non superiore ai tre mesi. Il nuovo sistema include i passeggeri che viaggiano in UK per un breve soggiorno o che transitano nel Paese per mero scalo aeroportuale.

L’autorizzazione elettronica di viaggio ha una validità di due anni, ma con l’obbligo di aggiornare i propri dati online a ogni viaggio successivo. È, inoltre, probabile che si dovrà pagare una tassa per l’autorizzazione (in America, ad esempio, costa 14 dollari, pari a 11,48 euro).

Secondo Patel, il nuovo confine digitale permetterà al Governo britannico di contare le persone che entrano ed escono dal Paese, “dandoci il controllo di chi arriva nel Regno Unito”.

Stando a quanto si legge sul Guardian, si stima che quasi 150 milioni di visitatori abbiano scelto una delle splendide città del Regno Unito  nel 2019, prima che le frontiere venissero chiuse a causa dell’emergenza sanitaria, di cui 40 milioni dai Paesi dell’Unione Europea.

Con l’introduzione del sistema ETA, che dovrebbe diventare completamente operativo entro la fine del 2024, l’Home Office si aspetta di ricevere 30 milioni di richieste di visti l’anno.

Il piano è quello di disincentivare le persone ad entrare illegalmente nel Regno Unito. Di recente, però, la linea dura del Governo britannico è stata aspramente attaccata dalla Ue, per il trattamento inflitto a diversi cittadini europei, mandati in centri di detenzione, espulsi e rispediti a casa dopo essere atterrati negli aeroporti di Londra senza la documentazione ritenuta necessaria per lavorare.

Per restare sempre informati sulle restrizioni di viaggio nel Regno Unito, vi consigliamo di monitorare il sito della Farnesina Viaggiare Sicuri.

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