Pensioni, nel Dl Aiuti via libera agli aumenti: tutti gli importi

Una delle novità più importanti introdotte dal governo Draghi nel decreto Aiuti bis, particolarmente attesa dagli italiani, è l’aumento delle pensioni

Una delle novità più importanti introdotte dal governo Draghi nel decreto Aiuti bis, particolarmente attesa dagli italiani, è l’aumento delle pensioni, sotto a una certa cifra. Lo scorso gennaio le pensioni erano già state adeguate al tasso d’inflazione rilevato dall’Istat pari all’1,7%, ma poiché l’aumento dei prezzi definitivo è stato poi dell’1,9%, l’incremento pensionistico non è stato possibile (qui trovate tutte le misure approvate nel Dl Aiuti bis per famiglie e imprese, e il decreto in pdf).

Ora invece, al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione che quest’anno è altissima e sostenere il potere d’acquisto dei pensionati, in via eccezionale il governo uscente ha stabilito una rivalutazione delle pensioni di ben il 2,2%.

Di quanto aumentano le pensioni e quando

Mentre in piena campagna elettorale i partiti provano a posizionarsi anche rispetto a proposte sul superamento della tanto criticata legge Fornero (qui tutte le soluzioni in campo sostenute dai partiti), le misure che intanto porteranno all’aumento dell’assegno pensionistico sono due. La prima è relativa al conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni, per l’anno 2021, pari allo 0,2%, che viene anticipato al 1° ottobre 2022.

La seconda misura riguarda le more dell’applicazione della percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2022 con decorrenza 1° gennaio 2023, con riferimento al trattamento pensionistico lordo complessivo in pagamento per ciascuna delle mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022, inclusa la tredicesima.

Viene riconosciuto in via transitoria, limitatamente a queste tre mensilità e rispetto al trattamento mensile determinato sulla base della normativa vigente prima dell’entrata in vigore del dl Aiuti bis, un incremento del 2%. L’aumento non rileva, per l’anno 2022, ai fini del superamento dei limiti reddituali previsti per il riconoscimento di tutte le prestazioni collegate al reddito.

L’incremento delle pensioni pari al 2,2% scatterà a partire dal mese di ottobre 2022. Come detto, l’aumento riguarda anche la tredicesima mensilità pagata a dicembre.

Quali pensioni aumentano

La rivalutazione si applica alle pensioni erogate da:

INPS

gestioni dei lavoratori autonomi

gestioni sostitutive

gestioni esonerative

gestioni esclusive

gestioni integrative

pensioni dirette

pensioni indirette

pensioni di reversibilità.

Le aliquote: tutti gli aumenti

Ma di quanto aumentano quindi le pensioni? L’incremento non sarà uguale per tutte le pensioni, ma dipenderà dalle fasce di reddito corrispondenti. Ecco nello specifico le aliquote:

100% dell’inflazione per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo pari a 523,83 euro (pari a 2.062 euro)

90% dell’inflazione per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo (fino a 2.577,90 euro)

75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo (oltre i 2.577,90 euro).

Il decreto Aiuti bis prevede che l’aumento del 2% venga riconosciuto qualora il trattamento pensionistico mensile sia complessivamente pari o inferiore a 2.692 euro, ossia fino alla soglia dei 35 mila euro annui. Superata questa cifra, la rivalutazione non si applica nemmeno con la riduzione al 75%.

Qualche esempio pratico? Chi oggi percepisce 1.000 euro di pensione, a partire da ottobre e per tre mesi, fino a dicembre, prenderà 22 euro al mese in più. Chi ha un assegno pensionistico di 2mila euro, invece, se lo vede aumentare di 44 euro mensili.

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