Pensioni in calo anche nel 2021: cambiano i coefficienti di trasformazione

Continuano a calare le pensioni. Lo certifica un decreto ministeriale del ministero del Lavoro datato 1 giugno e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 147 dell’11 giugno 2020. Il DM si è reso necessario per modificare e aggiornare coefficienti di trasformazione del montante contributivo validi per il biennio 2021/2022.

E, come accade ininterrottamente ormai da un decennio a questa parte, a ogni aggiornamento dei coefficienti corrisponde anche un calo della ‘rivalutazione’ del montante contributivo, portando così a un calo dell’assegno pensionistico per tutti coloro che uscivano dal mondo del lavoro. Secondo alcuni calcoli, a causa dei coefficienti di trasformazione, l’assegno annuo ricevuto dai neopensionati dal 2009 a oggi è calato di circa 900 euro. Ossia, circa 75 euro al mese.

Prima di vedere perché continuano a calare le pensioni   e quanti soldi hanno perso i neopensionati italiani è necessario comprendere cosa sono e a cosa servono i coefficienti di trasformazione del montante contributivo. Introdotti con il sistema contributivo, i coefficienti di trasformazione sono dei coefficienti numerici da applicare al totale dei contributi versati nel corso della propria vita lavorativa e consentono di calcolare l’assegno pensionistico annuo.

I coefficienti variano in base all’età anagrafica del lavoratore nel momento in cui va in pensione e crescono di pari passo all’età dello stesso. Quindi, più tardi andrà in pensione, maggiore sarà il coefficiente di “rivalutazione” dell’assegno (ma minore la sua aspettativa di vita). Con la riforma Fornero, si è deciso che i coefficienti di trasformazione debbano essere aggiornati ogni triennio, in concomitanza con lo scatto degli adeguamenti della speranza di vita.

Il taglio ai coefficienti di trasformazione viene confermato anche per chi andrà in pensione nel biennio 2021-2022. Secondo la tabella pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (e che troverete più in basso), chi andrà in pensione il 1 gennaio 2021 (e fino al 31 dicembre 2022) avrà un assegno pensionistico più basso rispetto a chi riuscirà ad andarci entro il 31 dicembre 2020. Il calo della pensione annua, rispetto ai coefficienti precedenti, è dello 0,5% circa. Ma, se raffrontato con le pensioni del 2009, il calo è del 12%.

Età pensionamento Divisori 2021-2022 Coefficienti 2021-2022
57 23,892 4,186%
58 23,314 4,289%
59 22,734 4,399%
60 22,149 4,515%
61 21,558 4,639%
62 20,965 4,770%
63 20,366 4,910%
64 19,763 5,060%
65 19,157 5,220%
66 18,549 5,391%
67 17,938 5,575%
68 17,324 5,772%
69 16,707 5,985%
70 16,090 6,215%
71 15,465 6,466%

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