Pensioni e opzione donna

Vengono rivisti i requisiti di età per l’anticipo pensionistico con Opzione donna. A quanto si apprende al termine della riunione a Palazzo Chigi, la norma della manovra dovrebbe essere modificata rispetto all’ipotesi iniziale e il criterio di età per accedere alla misura dovrebbe essere abbassato, come aveva già anticipato il ministro Andrea Orlando. Nella ipotesi iniziale l’età per Opzione donna si alzava a 60 anni e invece dovrebbero essere confermati i parametri attuali di pensionamento anticipato con 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti e 59 anni per le autonome.

“Non c’è una data” sul tavolo sulle pensioni proposto dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, “ma credo che ci sarà”, ha detto il ministro. “Il ragionamento è che tornare al contributivo non significa necessariamente tornare alla Fornero così com’era – ha proseguito – lo sforzo che si può fare è mantenere l’impianto contributivo, ma costruire elementi di flessibilità che consentano di evitare alcune rigidità che nella Fornero sono presenti e, in questo modo, andare incontro ad alcune delle istanze del sindacato. Probabilmente, non tutte. Ma un tavolo si fa per trovare un punto di convergenza e non per recepire proposte che vengono fatte in modo unilaterale”.

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