PENSIONI. DAMIANO-GNECCHI: “BOERI HA CAMBIATO IDEA SU NOSTRA PROPOSTA”

“Abbiamo letto l’articolo di Boeri e di Perotti su Repubblica. La reazione che abbiamo avuto è stata di soddisfazione e, al tempo stesso, di stupore.” Lo dichiarano Cesare Damiano, già ministro del Lavoro e consigliere Inail, e Marialuisa Gnecchi, vice-presidente dell’Inps. “Soddisfazione – spiegano – perché il suggerimento degli autori copia esattamente la proposta di legge 857 del 2013 a prima firma Cesare Damiano, Pierpaolo Baretta e Marialuisa Gnecchi. Finalmente, dopo otto anni, c’è qualcuno che rivaluta un’idea che venne a suo tempo bocciata. Stupore, perché uno degli autori dell’articolo è quello stesso Tito Boeri che contribuì, da presidente dell’Inps, alla sua bocciatura perché ritenuta troppo costosa e, quindi, incompatibile con i conti dello Stato. Adesso pare che sia diventata compatibile. È successo qualcosa, nel frattempo, di cui non ci siamo accorti, oppure Boeri appartiene a quella schiera di persone secondo la quale un’idea, lanciata da altri, va bene solo se la dico io? Naturalmente, noi sosteniamo la proposta di Boeri e Perotti e, a differenza di quel che fece l’ex presidente dell’Inps, la appoggeremo con tutte le nostre forze.” Continuano: “del resto, l’abbiamo già riproposta di recente (una penalizzazione sulla quota retributiva per chi va in pensione a partire dai 63 anni di età con 35 anni di contributi), ma non con la stessa fortuna mediatica. Le conversioni sulla via di Damasco le abbiamo sempre guardate laicamente con favore: dopo quella di Paolo anche quella di Tito”.

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