La prossima Legge di bilancio potrebbe essere all’insegna del 5-5-5. Il riferimento è alle risorse che verrebbero messe sul piatto, secondo Repubblica, per le principali misure del contratto di Governo. Dunque ci sarebbero 5 miliardi per il reddito di cittadinanza, altri 5 per la flat tax e altrettanti per la riforma delle pensioni. Secondo il quotidiano romano, circa questo capitolo di intervento l’idea sarebbe quella di varare una Quota 100 con alcuni paletti, di cui il primo è l’età minima di 64 anni, oltre al tetto dei versamenti figurativi di 2 anni e al ricalcolo con il contributivo. Questo farà sì che la misura per cominciare a superare la Legge Fornero abbia un costo limitato a 4-5 miliardi di euro. Tuttavia riguarderà circa 220 mila lavoratori e non è nemmeno detto che tutti vogliano usare questa Quota 100.
Intervenendo al Forum Ambrosetti di Cernobbio, il premier Giuseppe Conte si è lasciato sfuggire una piccola ma sostanziale anticipazione in merito alla riforma pensionistica sul fronte della Quota 100: non è entrato nei dettagli della Manovra ma ha spiegato che ‘sarà una legge di bilancio che mira a costruire una politica economica nella prospettiva di cinque anni’, il che significa un Contratto di Governo ‘a piccole dosi’: ‘Alcune misure saranno dosate con gradualità’, facendo capire che anche sulle pensioni la svolta ci sarà ma sarà ‘light’ come asserito da Salvini nelle recenti interviste alla stampa. Tria, il Ministro dell’Economia, da Vienna non ha fatto altro che rimarcare il concetto spiegando che in Manovra ‘partiranno tutte le varie riforme’, ma tenendo sempre presente i conti e le promesse all’Ue che non permetteranno perciò spese folli e riforme ‘complete da subito’ come invece erano inserite nel Contratto di Governo.