PONTEDERA (PISA) 6 NOVEMBRE 2006 PEDOFILIA:CONVEGNO POLIZIA, PIU' DENUNCE, SPECIE IN FAMIGLIA -FOTO FRANCO SILVI/ANSA

Pedofilia e Mattarella: ‘Mobilitazione contro l’indifferenza’

 

Oggi si celebra la Giornata Nazionale per la lotta alla pedofilia. Prevenire significa favorire e potenziare tutte quelle condizioni individuali, familiari e sociali che proteggono un bambino da abusi sessuali, ostacolando il verificarsi di episodi che possono provocare traumi e difficoltà nella crescita.  Una prevenzione efficace parte da un contesto educativo, familiare e sociale capace di far emergere situazioni che tendono a restare nascoste. Nella prevenzione degli abusi sessuali e nel contrasto della pedofilia, anche nel mondo virtuale, è di primaria importanza aiutare le vittime a raccontarsi, a non chiudersi nel dolore e nel senso di colpa, offrire loro tutto l’ascolto, la comprensione e l’aiuto di cui hanno bisogno.  Telefono Azzurro ogni anno celebra questa giornata presentando dati aggiornati sull’abuso e lo sfruttamento sessuale dei bambini in Italia, nonché sul tema della pedofilia, favorendo tavole rotonde e dibattiti sui temi della prevenzione, dell’ascolto delle vittime e della loro terapia, sul profilo dei pedofili, sulla pedofilia al femminile, sull’adescamento online e sul trattamento degli autori di questi reati. La Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia è stata istituita con Legge 4 maggio 2009, n. 41, su iniziativa dell’On. Barbareschi, principale promotore del disegno di legge presentato in Parlamento.
La celebrazione della Giornata ricorre il 5 maggio di ogni anno, e in corrispondenza di questa data possono essere organizzate iniziative mirate, volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla lotta contro gli abusi sui minori. Inoltre, le Regioni, le Province e i Comuni possono promuovere, nell’ambito della loro autonomia e delle rispettive competenze, apposite iniziative in materia, anche in coordinamento con le associazioni e con gli organismi operanti nel settore. La prima celebrazione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia si è tenuta il 5 maggio 2009 e da allora rappresenta un importante momento di riflessione per l’azione di prevenzione e contrasto del fenomeno. Ogni anno i bambini e gli adolescenti vengono coinvolti in questa riflessione, in quanto attori fondamentali di ogni intervento di prevenzione.  ‘La lotta alla pedopornografia passa anche attraverso una corretta educazione in grado di insegnare la cultura del rispetto per l’altro. Per questo occorre mobilitare tutti i soggetti che entrano in contatto con il mondo dei giovani, come la scuola, le attività educative, i media, i social network, affinché contribuiscano a questa causa e rifiutino ogni forma di indifferenza nei confronti degli abusi sui minori’, dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tutelare l’infanzia e l’adolescenza, in primo luogo contro lo sfruttamento sessuale, in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, è un dovere dal quale nessuno può ritenersi esonerato perchè i bimbi sono il centro e il futuro di ogni società. Troppo spesso i minori sono vittime di abusi e lo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti, il turismo sessuale, la pornografia, l’adescamento, anche on line, costituiscono degenerazioni della nostra società. Si tratta di piaghe da eradicare con fermezza perché contrarie al senso di umanità, che richiede al più forte di rispettare e proteggere chi non può difendersi. Ancora più grave è il caso di abusi che intervengono in ambienti che nascono per accogliere bambini, come le scuole, i luoghi di svago e divertimento, lo sport e le altre occasioni di aggregazione e formazione sociale. E’ intollerabile tradire la fiducia di bambini e famiglie e nonostante l’impegno quotidiano delle nostre forze dell’ordine, la cronaca riporta ancora esempi di abuso sessuale sui minori, a volte resi possibili dall’omertà degli adulti. Per combattere questi fenomeni, gravi e intollerabili, occorre uno sforzo collettivo, da parte delle istituzioni e della società civile, perchè le leggi da sole non bastano. 
 Cocis  

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