Peculato nella gestione dei rifiuti: in manette dirigente ed amministratore del Comune di Rieti

Il dirigente del Settore rifiuti  del comune di Rieti ed uno dei due amministratori, sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di concorso in  peculato. . Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip della Procura di Rieti ed eseguite stamattina dai finanzieri del Comando Provinciale. Sono inoltre in esecuzione su Rieti, Terni, Spoleto, Roma, Milano e Palermo (anche con l'ausilio dei Reparti del Corpo territorialmente competenti) numerose perquisizioni locali presso i domicili degli indagati e presso le varie sedi delle società coinvolte per reperire documentazione ed altri elementi utili alla prosecuzione ed all'approfondimento delle indagini, che si preannunciano ancora lunghe e complesse. Le indagini sono iniziate lo scorso aprile partendo dall'analisi di alcune consulenze affidate dal Comune di Rieti a soggetti privati. Dall’esame documentale e dalle dichiarazioni assunte dai dirigenti comunali e da altro personale è emerso come sin dal 2001 l’amministrazione locale aveva esternalizzato il servizio di controllo di gestione a società private, pur avendo personale dipendente destinato a svolgere lo specifico incarico. I finanzieri hanno però verificato come, in realtà, le società affidatarie, pur avendo ricevuto compensi per un ammontare complessivo di oltre 460.000 euro, non avessero mai eseguito il servizio di controllo di gestione. Circostanza questa confermata sia dai riscontri documentali eseguiti che dalle dichiarazioni rese dai numerosi funzionari comunali e dagli stessi revisori dei conti via via sentiti negli uffici del Comando della Guardia di Finanza.

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