L’euforia per piazza del Popolo è già alle spalle. Nel Pd si ragiona sulla leadership del futuro. Nicola Zingaretti non convince. Ma al momento è l’unico che unisce più del 50 % del Pd. La posizione di Matteo Renzi è molto chiara: ‘Evitiamo la conta. Appoggiamo tutti Zingaretti. Poi si vedrà’. Ma i renziani non sono compatti sulla linea da seguire: Maria Elena Boschi, Matteo Richetti, Simona Bonafè sono per lo scontro frontale.
Graziano Delrio e Luca Lotti, ma anche Renzi, sono per un accordo con Zingaretti. Anche se nelle ultime ore la tentazione del gruppo renziano di puntare su Marco Minniti c’è: l’ex ministro dell’Interno non ha ancora sciolto la riserva. E pubblicamente continua a smentire l’ipotesi di una candidatura ma vuole capire bene le intenzioni di Renzi. Teme uno sgambetto.
C’è poi il capitolo Martina: il segretario uscente del Pd vuole ricandidarsi. Ma con chi? Il sogno di Martina è l’appoggio dei renziani. Riproporre insomma la schema uscente con un accordo tra Renzi e Martina. Anche se stavolta a ruoli invertiti.
Ricordiamo che il Pd con Matteo Renzi ha raggiunto il minimo storico dei consensi. Ma secondo i militanti dem ‘la pace interna tra le varie anime potrà essere siglata solo alla fine di un vero confronto che faccia anche i conti con il passato’. Così il partito si tira su le maniche e tenta di trovare un candidato con il quale andare alle primarie. Come si diceva, tra le varie ipotesi – fa sapere Repubblica – c’è proprio lei, Maria Elena Boschi, pronta a difendere a spada tratta il suo “padrino politico” Renzi.
La Boschi è preoccupata anche dell’altra faccia della medaglia: se non viene presentato alle primarie un candidato del Pd, si incombe nell’irrilevanza della corrente, che comporta meno potere e meno posti. Per il momento le discussioni interne al partito sono tante. Maurizio Martina vuole oltrepassare la fase del ‘renzismo’ che ha fatto a pezzi il Pd. Dunque l’unica sostenitrice dell’ex leader sembra essere solo la Boschi, casualmente sostenuta da Renzi nella sua candidatura. Se la Boschi dovesse perdere, l’era renziana finirebbe per sempre.