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La Sardegna si avvicina alla celebrazione della Pasqua con suggestivi eventi di religiosita’ popolare che esprimono spiritualita’ e anche mistero. I riti della settimana santa vengono celebrati in tutti i piu’ importanti centri dell’isola dalle confraternite che rievocano la passione, morte e resurrezione di Cristo. A Cagliari i “riti storici” sono iniziati il 7 aprile, Venerdi’ di Passione, con la processione del Santissimo Crocifisso per proseguire il Martedi’ Santo con la Congregazione degli Artieri che celebrato i misteri. Il Venerdi’ Santo l’Arciconfraternita della Solitudine dara’ vita alla processione del Cristo Morto e il giorno successivo al rito de “Su Scravamentu”, la deposizione del Cristo dalla croce. Domenica il centro storico della citta’ e le sue chiese si animeranno con le processioni del Cristo risorto e la cerimonia de “S’Incontru” con la Madonna, davanti al Bastione di Saint Remy. Il Lunedi’ dell’Angelo e’ dedicato alla processione votiva di Sant’Efisio in Cattedrale con la benedizione, al rientro, dei buoi che traineranno il cocchio del santo guerriero e martire, protettore della citta’, durante la 361ma Festa che si svolgera’ il primo maggio. Ricco di incontri anche il calendario promosso dal Comune a Sassari con il centro storico della citta’ che sara’ “il cuore pulsante” dei riti della Settimana Santa. Processioni, funzioni religiose, veglie di preghiera verranno riproposte nel rispetto delle tradizioni secolari della citta’. Venerdi’ Santo l’arciconfraternita dei Servi di Maria portera’ in processione per le vie della citta’ il simulacro della Madonna Addolorata. Nel pomeriggio, nella chiesa della Santissima Trinita’, si svolgera’ la deposizione del Cristo morto cui seguira’ la Via Crucis. Domenica di Pasqua la processione del Cristo risorto incontrera’ quella della Madonna in piazza Monsignor Mazzotti. Anche in diversi centri della provincia di Oristano la Settimana santa e’ vissuta con manifestazioni religiose di grande intensita’ che ripropongono riti antichissimi.
I piu’ noti sono quelli di Santu Lussurgiu, Scano Montiferro e Cuglieri, che vedono nella giornata del venerdi’ e in “S’incravamentu” (deposizione di Cristo dalla croce) uno degli appuntamenti piu’ importanti. A Santu Lussurgiu processione, nel pomeriggio, verso la chiesa parrocchiale, che culminera’ nella deposizione della statua del Cristo nella lettiga. Seguira’ una nuova processione verso la chiesa di Santa Maria degli Angeli. Saranno intonati i canti sacri di origine gregoriana fino a mezzanotte, poi intercalati con quelli profani. A Scano Montiferro la deposizione del Cristo dalla croce e la processione verso la Chiesa di San Nicolo’, sede del sepolcro ugualmente verranno accompagnate dai canti tradizionali della settimana santa. A Cuglieri processione del penitente in mattinata nella chiesa del Convento, con un uomo che trasporta la croce penitenziale; seguira’ un’altra processione che partendo dalla stessa chiesa del Convento accompagnera’ il Cristo nella Basilica di Santa Maria. A Olbia, invece, per la prima volta, sara’ un laico, l’antropologo Bachisio Bandinu, a raccontare, in lingua sarda, la passione e la morte di Gesu’ Cristo nel tradizionale rito de “S’iscravamentu” in programma venerdi’ 14 aprile. Si tratta di uno dei momenti piu’ attesi dei riti della Settimana santa che, anche nella citta’ gallurese, hanno preso il via domenica 9 aprile con la benedizione dei ramoscelli d’ulivo. “S’iscravamentu” sara’ messo in scena dalla Confraternita di Santa Croce e dal coro “Olbia Folk Ensemble” che percorreranno, a partire dalle 21,le vie del centro storico fino a raggiungere la chiesa di San Paolo, dove avverra’ lo “schiodamento” del Cristo dalla croce. La mattina del 16 aprile, domenica di Pasqua, e’ in programma la processione de “S’incontru” che culminera’ con l’incontro tra il Cristo risorto e la Madonna in piazza Regina Margherita.
