Pasqua: 860 ispezioni dei Nas, sequestrate 273 ton alimenti

Colombe e uova pasquali di origine industriale ma spacciate per artigianali, materie prime scadute o conservate malamente, locali per la preparazione dei prodotti inidonei o sporchi, omessa tracciabilita’ dei prodotti e carenze in materia di etichettatura. Sono le principali irregolarita’ riscontrate dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, che di concerto con il Ministro della Salute, ha in questi giorni intensificato le attivita’ di controllo sugli articoli alimentari tipici della Pasqua. L’esecuzione della campagna di controllo ha interessato sia la fornitura al dettaglio e la gestione dei prodotti finiti, che la preventiva vigilanza alle fasi di produzione e distribuzione. L’operazione, pianificata a livello nazionale con l’interessamento esecutivo dei 38 NAS Carabinieri, e’ stata realizzata con 862 ispezioni nei diversi settori di interesse: prodotti dolciari, in particolare le uova di cioccolato e le colombe, ma anche prodotti ittici e carne ovina, molto consumati in questo periodo.

Sono state accertate irregolarita’ presso 337 strutture ed aziende oggetto di ispezione (pari al 39%), contestate 4.590 violazioni penali ed amministrative per un ammontare di 431 mila euro di sanzioni pecuniarie, e sequestrate 273 tonnellate di alimenti per un valore stimato in oltre 2 milioni di euro. A causa di gravi irregolarita’ igieniche e strutturali sono stati disposti provvedimenti di chiusura o sospensione dell’attivita’ nei confronti di 59 esercizi commerciali e produttivi. Le verifiche dei NAS sono state indirizzate sui prodotti dolciari, a cui e’ stato riservato il 72% dei controlli: 28 persone sono state deferite all’Autorita’ giudiziaria e 255 a quelle Amministrativa, sono stati eseguiti sequestri di 6 tonnellate di uova, colombe e semilavorati; le verifiche hanno riguardato anche la filiera dei prodotti ittici, registrando il 42% di esiti non regolamentari e operando ingenti sequestri principalmente nelle aziende di importazione e di commercio all’ingrosso, pari a complessivi 259 tonnellate di pesce; controllati infine i prodotti a base di carne, in particolare quella ovina, sia circa la corretta indicazione dell’origine che per impedire possibili situazioni di macellazione abusiva.

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